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Contra, il locale ottiene la stella Michelin e poi chiude: “I premi non portano successo”

di:
Alessandra Meldolesi
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copertina contra

Non è la prima storia di downshifting, quella di Contra, ristorante stellato a New York, che si era fatto notare per un menu gastronomico di 5 corse ad appena 55 euro. Ora neppure la “bistronomia” basta più: il trend vuole piccoli piatti e vini naturali.

La notizia

La scena gastronomica di New York sta cambiando. Dieci anni fa, quando sono arrivati Jeremiah Stone e Fabian von Hauske, rispettivamente 28 e 23 anni, la loro offerta era dirompente: un menu degustazione senza orpelli, composto di 5 corse per appena 55 dollari, rivolto a una nuova generazione di gourmet. Ora però tutto sembra repentinamente diverso e loro sposano il trend: per questo in ottobre chiuderanno il loro ristorante stellato Contra, secondo quanto recentemente attestato da Robb Report.

Jeremiah Stone and Fabian von Hauske Mark Mann
@Mark Mann

“Il nostro tipo di ristorazione si è estinto, quel segmento di mezzo che cerca di essere fine dining e anche un po’ casual. Fra i nostri ristoranti, Contra è il più personale e quello che richiede più tempo. Ho trascorso metà della mia giovinezza inseguendo le stelle e le classifiche, ma davvero non hanno importanza. Non si concretizzano in un business sostenibile e di successo. Invecchiando, preferisci un’azienda più solida”, commenta von Hauske, nato a Mexico City e passato per santuari new nordic come Fäviken e Noma, mentre Stone, originario del Maryland, batteva Parigi ed esplorava la bistronomia.

Contra NewYork
 
Contra NewYork piatto
 

Alzare il tiro, infatti, significherebbe spostarsi da una location “umile” oppure ristrutturare radicalmente, affrontando comunque cospicui investimenti. Hanno preferito rimodellare l’offerta, che presenteranno agli habitué e agli addetti ai lavori entro il corrente anno. “Molti posti si stanno specializzando in piattini e vini naturali. Diventiamo parte del trend”.

Jeremiah Stone and Fabian von Hauske Evan Sung
@Evan Sung

È stato tutto molto eccitante”, aggiunge Stone. “Tornavamo semplicemente e umilmente alla cucina. Una salsa poteva non essere cesellata come a New York, ma quando la assaggiavi, era strabiliante. Abbiamo eliminato tutto il superfluo”. Loro lo chiamano “Modern American”, anche se le contaminazioni francesi, spagnole e giapponesi si fanno sentire. “Resta un ristorante di New York. Qui tutti cercano di entrare nei 50 Best o di essere un club, ma il mondo in cui siamo cresciuti, non esiste più. Non è quello che si cerca”. I due porteranno avanti gli altri quattro ristoranti che conducono (Wildair, Jac’s on Bond, Peoples e Day June a Catskills), ma anche Contra tornerà. “Lo vogliamo ancora, ma in una location diversa e con un po’ più di risorse. Stiamo cercando di fare una pausa e ripartire”.

Foto di copertina: @Contra NY

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