Riaprirà il 15 settembre l’Atelier Robuchon di Londra, chiuso nel 2019, che si riunirà al gruppo dei locali di Hong Kong, Miami, Taipei, Las Vegas e Ginevra, mantenendone gli standard grazie ai contatti fra lo chef Andrea Cofini e l’executive del gruppo David Alves. In carta i signature del maestro scomparso nel 2018.
La notizia
C’è ancora voglia di Joël Robuchon: il grande chef francese, più premiato di sempre con 31 stelle Michelin attraverso 3 continenti, ci ha lasciato 5 anni fa, eppure il suo nome continua a dominare la ristorazione mondiale. È notizia di questi giorni la riapertura dell’Atelier di Londra a Mayfair, chiuso nel 2019, che rientrerà nel gruppo che già comprende gli omologhi indirizzi di Hong Kong, Miami, Taipei, Las Vegas e Ginevra.
A guidare la ripartenza sarà lo chef Andrea Cofini, entrato nell’universo Robuchon nel 2014 presso l’Atelier bistellato a Parigi e poi in forze presso quello di Shanghai, con lo stesso punteggio, che ha già iniziato a collaborare con l’executive del gruppo David Alves, per assicurare che anche questo indirizzo centri gli standard condivisi.
In carta i classici del grande chef, come il celebre purè di patate, il carpaccio di orata con limone ed erba cipollina, la quaglia al foie gras, tutti preparati ricorrendo alla filiera originaria. Ma ci saranno anche il carrello dei formaggi, con una selezione a rotazione di casearia francese e italiana, e quello dei dessert, comprese madeleine appena sfornate e altri classici d’oltralpe.
Dal bar per gli aperitivi all’ingresso si accederà alla sala del ristorante, dominata dai toni del rosso e del nero, con i suoi 74 coperti; sulla sinistra il bancone di marmo con i cuochi all’opera. Il servizio sarà continuo, dai lunghi pranzi all’after dinner con musica dal vivo fino alla mezzanotte. Prevalentemente francese, come nelle attese, la carta dei vini, con ben 40 Champagne al calice e Pétrus in mescita.