Perdere le stelle è il terrore di ogni cuoco. Lo chef olandese Sergio Herman, che in un anno ne ha lasciate sul tappeto ben due, ha dimostrato che può essere anche l’occasione per un cambio di vita: dopo aver ceduto i suoi ristoranti a un hotel zelandese, ha annunciato di voler dedicare più tempo alla sua vita privata, mentre si appresta a lanciare stimolanti progetti in Asia.
La notizia
Ha fatto parlare di sé Sergio Herman, fra i protagonisti della scena gastronomica dei Paesi Bassi, quando l’anno scorso ha perso due stelle in due colpi soli presso i locali Pure C e AlRepublic. Lo chef non ha perso tempo in commenti o recriminazioni. Piuttosto ha compiuto una scelta radicale, professionale e di vita, lasciando entrambi gli stabilimenti di Cadzand, Zelanda, allo Strandhotel, che già vanta diversi fine dining (non è ancora chiaro quale profilo assumeranno; di certo ci sarà un periodo di avviamento condiviso e anche un cambio di nome, ma i posti di lavoro saranno preservati). L’ultimo servizio di Pure C cadrà il 23 settembre 2023, quello di AlRepublic il 30 marzo 2024.
“Dopo quindici anni sento il rischio di ripetere me stesso. E questo non fa parte della mia natura di zelandese. Insieme alla passione estrema per la cucina, coltivo altri desideri, come trascorrere più tempo con la mia famiglia, i miei figli e i miei amici, viaggiare di più e dare un giro di volta a progetti internazionali unici come quello in Asia. Non sono ancora all’orizzonte, ma unire l’uno all’altro è un campo di tensione nella mia vita attuale e questo è il motivo per cui ho deciso di chiudere il capitolo di Cadzand, cercare nuovi sogni e opportunità. Lavorare con tutti questi chef, maître e sommelier, insieme a chiunque abbia contribuito a rendere Pure C e AlRepublic un successo, ha arricchito in molti modi la mia vita professionale”.
Herman non è nuovo a questi colpi di testa: già in passato aveva assunto la più radicale delle decisioni, chiudendo il suo celebrato tre stelle Old Sluis all’apice del successo nel 2013, dopo essere stato diciassettesimo al mondo secondo The World’s 50 Best Restaurants nel 2011, sempre per dedicarsi maggiormente alla moglie e ai quattro figli. Di sicuro resta un momento non facile per la ristorazione olandese, che ha già perso per chiusura due stelle singole (Le Restaurant e Vanderveen) e soprattutto le tre stelle di Interscaldes a Kruiningen.
Foto di copertina: @Chantal Arnts