Gli Emergenti Guida Michelin

Chi è Harrison Cheney, il miglior giovane chef californiano secondo la Guida Michelin

di:
Alessandra Meldolesi
|
copertina harrison cheney

Harrison Cheney del ristorante Sons & Daughters di San Francisco è l’astro nascente della cucina americana. La guida Michelin ha appena premiato con lo Young Chef Award per la California il suo stile influenzato dal New Nordic e attento alla stagionalità.

“Fin da piccolo sapevo di voler diventare uno chef. Tanti bambini vogliono fare il giocatore di football o di calcio o qualcosa del genere. Ho attraversato quella fase, ma più o meno a 8 anni ho iniziato a esprimere a mia madre il desiderio di diventare uno chef. Per casa avevamo un sacco di libri di ricette, lei cucinava tanto e guardavamo molte trasmissioni in tema. Così non ho mai fatto altro. Subito dopo la scuola ho accettato un posto da lavapiatti. Poi sono andato al collage mentre lavoravo. È stata la mia scelta numero uno”.

Harrison Cheney Camille Cohen The Standard
@Camille Cohen, The Standard

“Quando avevo circa 17 anni, ho lavorato in un ristorante islandese a Londra e mi è piaciuta tantissimo la fusione di acidità, brillantezza e leggerezza. In un secondo momento ho conosciuto il movimento della cucina nordica. E mi ha affascinato. Ho lavorato in un albergo che aveva un piccolo orto, dove raccoglievamo i prodotti subito prima del servizio, le patate come le erbe spontanee. Qualcosa che mi ha davvero segnato. Quando poi sono arrivato a Stoccolma, ho sentito che stavo cucinando come dovevo. In generale il modo in cui il movimento New Nordic approccia il cibo, estraendone e facendone brillare la purezza, nonché impiegando tecniche e metodi di conservazione in uso secoli fa, per me è favoloso. Ed è un modo davvero sostenibile di cucinare, che coincide con la mia filosofia del cibo”.

sons and daughters restaurant
 

Il primo passo verso la sostenibilità è l’educazione. È qualcosa che ho davvero voluto che i miei collaboratori imparassero l’uno dall’altro. Lo facciamo continuamente, domandandoci cosa possiamo fare per diventare più sostenibili. Per il menu, si tratta di pensare a quello che finisce nel piatto, ma anche al resto. È molto facile pensare di avere la pièce perfetta, tagliando qua e là. Ma io mi chiedo piuttosto come potrei usare tutto e farlo entrare nel piatto.

Harrison Cheney
 

Andiamo al mercato contadino due volte a settimana e a foraging una volta. Gran parte del prodotto, soprattutto in finitura, è nostra. Lavoriamo per eliminare la plastica monouso e collaboriamo con gente incredibile, che confeziona grembiuli e ceramiche in zona. Poi c’è la stagionalità, che detta ciò che serviamo. Inizia sapendo cosa cercare e andando al mercato contadino. Stringendo relazioni con i contadini, possono farci sapere quando i prodotti sono al top e sarà facile trarne ricette deliziose. Non usiamo mai ingredienti che non siano pronti”.

Harrison Cheney caviale d Aquitania e latticello Chelsea davis
Caviale d'Aquitania e latticello- @Chelsea Davis

A motivarmi in cucina è la mia squadra, vedere che tutti danno il massimo. Sapere che ci sono per me e io per loro. Me l’ha detto anche il mio secondo: ‘Chef, siamo tutti qui perché crediamo in te’. Avere una squadra in cui credi e che crede in te, è qualcosa di potentissimo. Non ci temiamo e ci prendiamo cura l’uno dell’altro. Abbiamo l’opportunità di fare sempre meglio. Se abbiamo un giorno no, ci ricordiamo che possiamo trarne insegnamenti e migliorare il giorno dopo. Ed è quello che mi spinge sul serio. Ai giovani cuochi consiglio in primo luogo di lavorare per gli chef che hanno a cuore e per il cibo in cui credono. Bisogna scegliere una figura per cui si vuole lavorare. Facendo sacrifici per ore e ore, è necessario crederci. Poi bisogna imparare da tutti i posti in cui si passa. Ho preso qualcosa di buono e di cattivo da tutti i posti per cui sono passato. Abbiamo la fantastica opportunità di diventare persone creative. Quando ti formi da chef, la tua tela è la tua carriera ed è quello che ti rende unico. Oggi per i ragazzi è molto facile affrettarsi e volere tutto subito. Io sono ancora giovane, ma cucino da 14 anni e dico che alla fine ne varrà la pena”.

Intervista dal sito di guide.michelin.com

Ultime notizie

mostra tutto

Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta