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Wendy Cacciatori: lo chef dona il ricavato dei tortellini agli alluvionati emiliani

di:
Francesca Feresin
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Copertina Wendy Cacciatori Tortellini 1512

Da quasi dieci anni Wendy Cacciatori racconta con sincerità e rispetto la tradizione emiliana a New York. Non dimentica la sua terra d’origine e ora la sostiene più che mai con iniziative social e golose.

La notizia

Da lontano, da lontanissimo, arriva un aiuto goloso ed emozionante: Wendy Cacciatori, lo chef emiliano divenuto un'icona negli USA, devolve tutto il ricavato dei tortellini cucinati nelle sue insegne tra New York e Miami agli alluvionati in Italia.

Wendy Cacciatori chef tortellini
 

Lo racconta sui social mentre versa il brodo sulla pasta fresca, perfettamente chiusa e farcita. #tinbotaromagna è al centro del messaggio. La più classica ed efficace delle espressioni romagnole quando si vuole infondere coraggio e forza ai propri cari si legge chiara e luminosa sulla bacheca del profilo Instagram di Cacciatori. La folla esplode ed il successo è immediato. D’altronde, la fama lo precede: nei suoi ristoranti Nonna Beppa a New York e Via Emilia 9 e Via Emilia Garden a Miami, Wendy si è fatto conoscere e amare alla follia grazie a questa ricetta di cui si definisce “ambasciatore”. E’ il suo piatto preferito, ammette. E come dir di no alla tradizione gastronomica emiliana?

Wendy Cacciatori e Valentina
 
via emilia 9
 

Quella tradizione che l’ha visto nascere e crescere e che ora rappresenta fiero. Wendy, all’anagrafe Giancarlo, (perchè l’impiegato si rifiutò di inserire un nome da donna nei registri) nasce a San Giovanni in Persiceto e vive e impara a vivere nella Bologna di un tempo, di cui acuisce l’accento e la “s” sibilata. Smanetta ai fornelli dei ristoranti dei suoi genitori per poi finire pompiere: Da giovane, insieme a un amico, provai il concorso ed entrai. Io volevo fare lo chef, ma alla fine dei conti si trattava di un posto fisso e quindi mi sembrò stupido rifiutarlo. Così per tanti anni, nei ritagli di tempo quando mi toglievo il grembiule dalla pancia, indossavo il caschetto rosso e andavo a fare i salvataggi in elicottero. È stata un’esperienza incredibile ed estremamente formativa” - racconta.

wendy cacciatori tortellini
 

All’improvviso Wendy vola via per gli Stati Uniti, quasi 10 anni fa, portando con se una parte di Emilia. Apre Via Emilia 9 a Miami nel 2014 e cinque anni dopo Nonna Beppa a New York. Fa avanti e indietro tra i due locali chiudendo tortellini e friggendo gnocchi fritti e cotolette alla bolognese. Tutti ai tavoli del locale al numero 290 di Hudson Street amano i piatti firmati da Cacciatori, dai salumi fino alla fetta finale di salame al cioccolato. Piatti italiani autentici, fatti da chi ha vissuto e mangiato in Italia tutta la vita. “Ho visto persone nel mio locale ordinare le tagliatelle, poi un piatto di polpette e mettere tutto insieme. Ci vuole tempo, essere così intransigenti sulla tradizione è una decisione che nel breve periodo non paga, ma che alla fine ti caratterizza e ti rende unico” - conclude lui. Ora Wendy ha davanti a sé anche una nuova sfida: gestire il ristorante dell’hotel Pelican di Miami, appena riaperto dal fondatore di Diesel Renzo Rosso.

Wendy Cacciatori chef
 

Fonte: lavocedinewyork.com

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Foto: @Via Emilia 9

 

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