È morto domenica a 46 anni Jock Zonfrillo, giudice e chef di Masterchef Australia. Nato in Scozia, aveva lavorato per Marco Pierre White. La sua è stata una vita di genio e sregolatezza, raccontata nel 2021 nell’autobiografico One Shot.
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È stata una morte improvvisa quella di Jock Zonfrillo, volto notissimo della gastronomia australiana. Il tragico evento è stato annunciato lunedì dai familiari, in un comunicato dove piangevano il loro “insostituibile marito, padre, fratello, figlio e amico”: “Con i cuori completamente a pezzi e senza potere minimamente immaginare come potremo andare avanti senza di lui, abbiamo il dolore di informarvi che Jock è mancato ieri. Tante parole potrebbero descriverlo, tante storie potrebbero essere raccontate, ma in questo momento siamo troppo sopraffatti dal dolore per trovare le parole.
Per coloro che hanno incrociato il suo cammino, sono diventati suoi compagni o sono stati così fortunati da far parte della sua famiglia, tenete nel cuore questo orgoglioso scozzese quando sorseggerete il vostro prossimo whisky”. La polizia, dal canto suo, ha fatto sapere che si è trattato di un evento naturale e che non ci sono indagini in corso.
Nato a Glasgow nel 1976, Zonfrillo (all’anagrafe Barry) aveva iniziato a lavorare in cucina a tredici anni come lavapiatti. Dopo avere abbandonato gli studi a quindici anni, per lui c’era stato un apprendistato al Turnberry Hotel. Poi, a diciassette anni, l’incontro con Marco Pierre White e a ventidue il primo ruolo di chef al Cornwall’s Tresanton hotel. Cacciato nel 2002 dal Forty One di Sidney per avere incendiato i pantaloni di un apprendista che lavorava troppo lentamente (“un gioco finito male”) e condannato a pagargli una multa di 75mila dollari, non gli è restato che dichiarare bancarotta, per poi aprire diversi ristoranti ad Adelaide, dove ha riscosso i favori della critica.
Una vita professionale travagliata, raccontata per filo e per segno in Last Shot, autobiografia a suo tempo contestata da Marco Pierre White, che ha dichiarato: “Quasi tutto quello che ha scritto su di me è falso”. Non lesina dettagli sul periodo londinese, durante il quale Zonfrillo racconta di essere stato un homeless dedito al consumo di eroina. “È la vera storia della mia vita. Ne ho vissuto ogni momento, alti e bassi, e le sono fedele. Non c’è dubbio che una parte del libro mi faccia sembrare piuttosto sgradevole nel migliore dei casi. Mi vergogno di quegli anni, nessun orgoglio, ed è stato un ostacolo da superare, mentre scrivevo”.
Ma Zonfrillo si era fatto conoscere e amare dal pubblico australiano soprattutto come giudice e chef di Masterchef, dove era una presenza fissa dal 2019, e presto sono arrivati i ricordi commossi dei suoi colleghi e di quanti lo avevano appena affiancato in trasmissione, come Jamie Oliver, che in un post su Instagram si è dichiarato “completamente sotto choc”. Proprio la nuova edizione, che doveva avere inizio lunedì, è stata sospesa per una settimana. “Siamo profondamente scioccati e rattristati dalla perdita improvvisa”, hanno dichiarato congiuntamente emittente e produttori. Lascia la moglie Lauren Fried e quattro figli.
Fonte: The Guardian