Primi posti e prime volte non finiscono mai per Massimo Bottura, che diventa il volto del turismo italiano nel mondo per l’omonimo ente nazionale.
La notizia
Uno è un celebre monumento italiano, l’altro è il Duomo di Modena, patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Viene spontanea la battuta guardando la nuova campagna pubblicitaria di Enit, Ente Nazionale del Turismo. Dopo il ballerino Roberto Bolle, l’agenzia governativa ha scelto quale proprio testimonial uno chef italiano famoso in tutto il mondo, Massimo Bottura, due volte primo del mondo, nel 2016 e nel 2018, ora nel club esclusivo dei Best of the Best.Le sue prime volte non finiscono mai, visto che il comparto punta finalmente su una toque per bucare l’immaginario mondiale. Segno che l’enogastronomia, già tema di campagne digitali e di print sul portale italia.it, ma anche di affissioni nei luoghi più nevralgici del mondo, come grandi piazze e aeroporti, tira come non mai. Attualmente la sua comunicazione si concentra su due soggetti: l’Italian Lunch Break e l’Italian Shopping.
Ecco, quindi, lo chef di Modena sul sito ufficiale dell’agenzia, dispensare i suoi consigli sulle mete da visitare, intrecciando come di consueto cultura alta e gastronomia, arte e gola. “In quasi ogni città e paese in Italia esistono monumenti e siti sbalorditivi. In ogni museo trovi un capolavoro che ti emoziona e dal quale impari qualcosa”.
Per esempio, gli Uffizi, la cui visita può rappresentare l’occasione per sedersi alla Gucci Osteria; ma anche Piscinas, il Monte Catria e l’Etna, per un aperitivo in bilico fra inferno e paradiso.
“I luoghi da scoprire di cui non so ancora nulla, quelli che in qualche modo ti devi conquistare: come la spiaggia di Piscinas, in Sardegna, per arrivare alla quale occorre attraversare una stradina sterrata e un fiumiciattolo fra le dune di sabbia.
Oppure l’Eremo del Monte Catria, nelle alte Marche, una meta davvero spirituale, citata anche da Dante nella Divina Commedia”.
E poi Modena, ovviamente, da celebrare con un piatto di tortellini fumanti e vagheggiare attraverso le nebbie della campagna, che fanno sognare. “Quando le osservi, senza vedere niente, puoi sognare qualsiasi cosa. Alla fine di questo viaggio della fantasia, si possono esplorare gli angoli quieti e silenziosi del parco pluricentenario di Casa Maria Luigia, la dimora guest-house che ho aperto nella campagna modenese. Dove ci si può fermare a dormire, avvolti nella calma”.
Fonte: enit.it
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