Riapre a Roma il ristorante Il Pagliaccio di Anthony Genovese, 2 stelle Michelin e un nuovo progetto: Parallels
La Notizia
Il Pagliaccio di Anthony Genovese riapre con Parallels
Una pausa forzata e durata più del previsto inframezzata da altri impegni e serate estemporanee nei locali di colleghi e amici come da Romeo di Cristina Bowerman – ma fruttuosa, quella che ha costretto lo chef Anthony Genovese a tenere chiuso Il Pagliaccio per alcuni mesi, da marzo scorso.
Dal 19 giugno il ristorante in via dei Banchi Vecchi - due stelle Michelin e membro Relais&Chateaux – ha riaperto le sue porte, pronto ad accogliere i gourmand romani e i tanti turisti che ne apprezzano cucina e accoglienza: il ristorante ha registrato il pieno di prenotazioni fin dalla prima sera di riapertura.
Se lo stile resta immutato, lo chef e il suo staff hanno approfittato della chiusura prolungata per ragionare sul “concept” alla base del locale e mettere a punto diverse novità di cui il nuovo sito web, rinnovato nella grafica e nei contenuti, è solo la vetrina.
Le novità principali riguardano infatti la proposta gastronomica che si arricchisce di nuovi percorsi di degustazione, articolati tra “improvvisazioni” giornaliere e gradite reinterpretazioni di alcuni piatti che hanno fatto la storia del locale dal 2003 a oggi. Non solo un menu ma un vero e proprio “pensiero” frutto di un viaggio introspettivo; così lo chef di origini franco-calabresi ma ormai da anni a Roma descrive questo nuovo percorso che ha deciso di battezzare Parallels.
“Riassunto” delle tante esperienze dello chef, che ha viaggiato in tutto il mondo raccogliendo suggestioni e tecniche diverse, il nuovo concept si basa su “percorsi e viaggi paralleli” che uniscono materie prime e culture gastronomiche, emozioni personali e sensazioni gustative, con punti cardinali che restano stabili ma che diventano soprattutto “attraversamenti” e momenti di dialogo e interazione tra sala e cucina, chef e ospiti.
“Le nostre degustazioni cambiano sempre, quasi ogni giorno. Sono variazioni sul tema, improvvisazioni all'interno di un giro armonico, piatti e proposte che seguono il fil rouge del menu in cui si trovano ma lasciano spazio allo chef e alla sua sensibilità – spiega Matteo Zappile, restaurant manager e chef sommelier del Pagliaccio – Motivo per cui non troverete un wine pairing fiss, ma anche la sommellerie si adatterà, proponendo percorsi emozionali sempre differenti”.
A pranzo resta un menu più canonico e veloce che prende il nome di Pause, a indicare efficacemente la sensazione di “fermo immagine” che un lunch al Pagliaccio può regalare lasciandosi alle spalle la frenesia della vita cittadina. A cena, invece, subentrano – accanto alla carta – i due menu degustazione: Parallels, appunto, che si articola in 10 portate che “spaziano da est a ovest seguendo linee parallele, simmetrie e affinità” (il menu viene servito per tutto il tavolo e ha un costo di 170€ a persona bevande escluse) e Il Pagliaccio, un percorso attraverso piatti e ingredienti che hanno scandito il percorso del ristorante e l’evoluzione della cucina dello chef negli anni (8 portate servite per tutti i commensali, a 150€ a persona bevande escluse).
“Non c'è fusione – spiega Anthony Genovese – ci sono vie e percorsi paralleli che incrociano ogni cliente che entra al ristorante e lo conducono a una finale esperienza gastronomica che è molto personale. Non è la mia esperienza, è il mio pensiero filtrato dal background, dalle esperienze e dallo stato d'animo del cliente”.
Ristorante il Pagliaccio
Via dei Banchi Vecchi n 129a - 00186 Roma
Tel. +39 06 68809595
Mail info@ristoranteilpagliaccio.com
Il sito web del ristorante