Nuove aperture

Michelin acquisisce Tablet Hotels

di:
La Redazione
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Una Rossa in vacanza: dopo l’acquisizione del booking site Tablet Hotels, la guida delle guide non sarà più la stessa.

La Notizia

Michelin oltre Michelin,


Non si ferma la rossa, da qualche anno protagonista di operazioni imprenditoriali sorprendenti, che la proiettano nel futuro. L’ultima riguarda l’acquisizione di Tablet Hotels, booking site che per l’azienda francese di pneumatici, editrice della guida ai ristoranti, non rappresenta una semplice diversificazione del business. La firma è arrivata nel mese di ottobre, ma solo recentemente è stato reso noto che sarà proprio il team di Tablet a guidare la conversione al digitale di una pubblicazione finora indissociabile dalla carta.


Già nel 2017, a dire il vero, era arrivata Michelin Experiences, unità deputata alla sinergia e allo sviluppo delle attività correlate al turismo, con tanto di pellegrinaggi organizzati nei grandi ristoranti. L’ambizione sarebbe ora anche quella di creare un club, sulla falsariga del Tablet Plus, i cui 12mila membri pagano una tariffa annuale per usufruire di vantaggi come upgrade di camere e parcheggi. “Viaggiatori e foodies vanno alla ricerca di esperienze che raccontino una storia e che li aiutino a scoprire un universo dove possano mostrare il loro apprezzamento per le culture locali”, ha dichiarato Pascal Couasnon, direttore delle attività turistiche e gastronomiche del gruppo Michelin. “Tablet è una parte del nuovo lifestyle che corrisponde pienamente all’ethos delle nostre guide. Vogliamo offrire ai nostri lettori il meglio, rivelando luoghi che offrono questa extra anima ed esprimono il frutto del lavoro degli albergatori e degli chef appassionati”. Ed è stata la compagnia stessa a indicare Experiences fra le 4 aree strategiche di crescita aziendale, cosicché gli investimenti non si arrestano, nonostante le vendite nette in un anno siano già triplicate.


Tablet, che attualmente segue 3500 strutture di lusso, conserverà inalterati organigramma e sede a New York. Fin dalla fondazione nel 2000 ha fatto proprio un modus operandi da guida, con visite anonime preliminari all’ammissione nel circuito e il voto di ospiti certificati eventualmente a sconfessarlo. “Michelin in, Zagat out”, sintetizza il CEO di Tablet Laurent Vernhes. Una selezione implacabile, che ha garantito una crescita costante (+20% solo nell’ultimo anno), finora perlopiù confinata al nord America. Ed è proprio la gittata geografica, insieme al marketing del brand, che Michelin intenderebbe rilanciare, in modo da aggiungere i pernottamenti alle sue formule turistiche e gastronomiche. Non senza qualche rischio di conflitto di interesse.

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