I locali sopravvissuti alla pandemia sono ancora più forti. Lo pensa Joan Roca, che annuncia le nuove sfide e gli ambiziosi investimenti di uno dei locali più importanti del mondo.
La notizia
Quello che non uccide, fortifica. Il detto nicciano potrebbe ben addirsi alla ristorazione del 2023, sopravvissuta (almeno in parte) a una serie di shock senza precedenti nella storia contemporanea. Senza la certezza che siano ancora finiti.Lo pensa una vecchia conoscenza come Joan Roca, per il quale sì, la gente quest’anno mangerà meno che in passato al ristorante, ma lo farà con maggiore criterio e consapevolezza. A suo dire i ristoranti che hanno superato la pandemia, ne sono usciti “rivitalizzati”. Si registra anzi una crescita complessiva dei settori del turismo e del tempo libero, destinata a consolidarsi in senso qualitativo.
“Il 2022 è stato un anno positivo e il 2023 sarà ancora migliore, al netto delle notizie che leggiamo e ascoltiamo. Andremo avanti, nonostante la guerra in Ucraina, nella speranza che finisca quanto prima, e la crisi energetica che ha comportato”. La gastronomia, impegnata da anni per la sostenibilità, ne farà la sua bandiera, non per moda o greenwashing, ma perché è arrivato il momento della verità per tutti.
E di fatto la determinazione dei tre fratelli catalani è quella di continuare a investire e rilanciare. Sul fronte strettamente gastronomico, il 2023 sarà l’anno del lancio della gamma di distillati Esperit Roca, che comprenderà gin di tè, liquore di cacao e grappa di carrube. Ma non solo: è in dirittura d’arrivo la pubblicazione del libro con Montagud, dedicato agli ultimi dieci anni del Celler, così come il macroprogetto multidisciplinare chiamato Roca Sant Julià, presso l’omonimo castello ottocentesco nei dintorni di Girona, recentemente restaurato, che si aggiungerà ai numerosi spazi del gruppo.
“Il castello sarà la nuova postazione da cui continueremo ad avanzare e lanciare sfide nel senso della crescita spirituale, umana e ludica. Uno spazio dove fare crescere le nostre squadre, stimolare il talento interno, costruire uno scenario gastronomico, culturale e ambientale”.
Fonte: infobae.com
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Foto di copertina: @Carlo Allende