Se fosse vero, sarebbe scioccante: il cuoco più stellato del mondo rimpiazzato da un personaggio televisivo. La causa di uno scenario così triste per il mondo gastronomico troverebbe risposta nel costo degli affitti dei due colossi della ristorazione.
La Notizia
La testata specializzata francese Atabula sgancia la bomba ripresa anche da Rollingpin: Alain Ducasse, lo chef più stellato del mondo, potrebbe perdere due costellazioni all’occhiello. Il destino dei ristornati parigini Le Meurice e Plaza Athénée sarebbe infatti in forse. La causa, secondo la fonte, sarebbe da ricercare nei contratti di affitto dei due prestigiosi locali, un tre stelle e un due stelle, resi problematici dalla difficile congiuntura economica, e in alcune controversie con il management della casa. Entrambi gli immobili sono di proprietà del gruppo Dorchester, che appartiene al sultano del Brunei, ma il contratto è in scadenza.In questo momento Ducasse, alle prese con l’apertura della sua accademia in Thailandia, detiene in tutto 20 stelle Michelin: perderne 5 in un colpo secco potrebbe mettere a rischio tutto il suo impero. Ma lo stesso futuro del londinese Ducasse at the Dorchester non sarebbe scontato.
Sempre secondo le indiscrezioni di Atabula, ci sarebbe addirittura già un nome per la successione al Plaza Athénée, uno dei ristoranti più importanti del mondo. Si tratterebbe del trentanovenne Jean Imbert, vincitore di Top Chef e chef dei ristoranti dell’amico musicista Pharell Williams, Swan e Bar Bevy a Miami, Encore a New York e ToShare a Saint-Tropez. Dopo aver frequentato l’Institut Paul Bocuse e fatto stage con Michel Rostang, Antoine Westermann e Marc Meneau, Imbert ha aperto il suo primo ristorante, l’Acajou, nel 2004. Ma la sua ascesa è legata al trionfo televisivo, a seguito del quale le aperture si sono succedute a ritmo serrato.
Se fosse vero, sarebbe scioccante il solo pensiero che un mostro sacro della cucina mondiale, passato per gli insegnamenti di maestri altrettanto sacri, possa essere rimpiazzato da un personaggio televisivo. Come reagirebbe a tutto questo la severissima Michelin?
Fonte: Rollingpin e Atabula