Massimo Bottura, Virgilio Martinez, Daniel Calvert: sempre più chef decidono di inaugurare nuovi locali a Tokyo, la città che vanta il maggior numero di stelle Michelin al mondo. Qui la lista completa degli indirizzi da tenere d’occhio nei prossimi mesi.
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Tokyo, si sa, è da tempo la città che vanta il maggior numero di stelle Michelin al mondo. Ma la lista delle attrazioni gastronomiche, perfino nell’emergenza attuale, non smette di allungarsi. Tatler Asia, galassia editoriale specializzata nel lusso, ha fatto il punto, presentando le cinque novità più dirompenti che si profilano all’orizzonte.
L’unica 100% giap è 3110NZ, spazio originale nato dalla partnership fra il gallerista Nanzuka e il maestro di sushi Saito. Di giorno ospita esposizioni d’arte contemporanea, che cambiano ogni 6 settimane; di sera un bancone da sushi su cui si accomodano appena otto ospiti, proprio al centro della galleria. Riunendo suggestioni polisensoriali in un’opera d’arte totale. Il primo in calendario è l’artista giapponese Keiichi Tanaami.

Poi c’è Massimo Bottura con la sua terza Gucci Osteria, dopo Firenze e Beverly Hills.


Aprirà nel quartiere dello shopping Ginza, sopra il negozio del brand, con la solita Karime Lopez al comando. La data esatta però, slittata causa Covid, è ancora ignota.

Ma c’è un altro fuoriclasse che si appresta a sbarcare da un continente lontano: si tratta del peruviano Virgilio Martinez, prossimo all’apertura di Maz.


Il trait-d’union fra le sue origini e la nuova location si chiama naturalità: sul piatto ci saranno in primo luogo ingredienti bio e sostenibili di agricoltori e artigiani peruviani, portati alla ribalta internazionale.


Ma c’è anche un po’ di Francia. A rappresentarla è il trentatreenne Daniel Calvert, già chef di Belon a Hong-Kong (quarto locale ai 50 Best continentali), che ha appena lanciato Sézanne presso il Four Seasons di Tokyo.

Gli ambienti, ispirati alla quiete di un giardino zen, sono firmati André Fu; la cucina riunisce tecniche classiche e profonda conoscenza degli ingredienti e delle tradizioni locali, esplorate durante lunghi viaggi, in un mix sorprendente.

Vedi il caviale oscietra dorato con avocato e sudachi, agrume tipico di Tokushima. Il nome, infine, è quello di un piccolo villaggio in Champagne dove lo chef rendeva visita ai nonni.

Infine la steakhouse Peter Luger, fondata nel 1887, dovrebbe aprire in ottobre con i suoi signature, fra cui la bistecca porterhouse.

Il locale, che ricalca lo stile della casa madre a Brooklyn, sarà tripartito, con un bar per gli aperitivi, un negozio e il ristorante con cucina a vista.
Fonte: tatlerasia.com
Foto di copertina: Crediti 3110NZ