Matteo Fiorenzo è un giovane sommelier che si distingue per il suo approccio unico al vino, fatto di passione, studio e creatività. Con una formazione che unisce esperienze pratiche e accademiche, ha trasformato la carta del Butterfly in un viaggio sensoriale, dove ogni etichetta racconta una storia e completa l’esperienza gastronomica dello chef Fabrizio Girasoli.
Matteo Fiorenzo inizia la sua avventura nel mondo della ristorazione a soli 16 anni. Tra le esperienze maggiormente formative spicca uno stage presso un locale sulla spiaggia di Lacona, a Capoliveri (Isola d’Elba). Dopo il diploma continua a esplorare il settore lavorando come barman presso la Cascina di Montecatini. Tuttavia, è la scoperta del mondo del vino a segnare una svolta nella sua carriera: nel 2017 inizia il corso AIS (Associazione Italiana Sommelier), che completa con successo nel maggio 2019.
La vera opportunità arriva nel 2022, quando lo chef stellato Fabrizio Girasoli gli propone di unirsi al team del Ristorante Butterfly. Matteo accetta la sfida e inizia a costruire una carta dei vini che esplora il meglio delle tradizioni vinicole italiane ed estere, mantenendo un forte legame con i produttori locali.
La sua filosofia si basa sulla curiosità e sul rispetto per le diversità del panorama enologico. Matteo ritiene che il beverage debba essere accessibile a tutti, ma anche capace di evocare emozioni profonde attraverso abbinamenti studiati con attenzione. Il suo obiettivo è creare un’esperienza sensoriale completa, dove ogni calice amplifica i sapori dei piatti firmati dallo chef.
Oltre al lavoro in sala si dedica alla formazione continua, visitando cantine per conoscere nuove etichette e approfondire tecniche produttive. La sua dedizione e il suo impegno hanno trasformato il Butterfly in una meta non solo per la cucina d’autore, ma anche per gli amanti del bere bene.