Lukas Gerges, Restaurant Manager e Wine Director dell’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler a Brunico, unisce tecnica, cultura del vino e un approccio umano contemporaneo. Forte di esperienze internazionali e di una formazione avanzata, accompagna gli ospiti in un percorso gastronomico che coniuga precisione, autenticità e sorpresa.
Originario dell’Osttirol, dove nasce nel 1991, Lukas Gerges si forma presso la Scuola Alberghiera di Lienz. Fin dai primi anni costruisce un percorso internazionale, lavorando in rinomate strutture in Austria, Svizzera, Italia, Germania e Irlanda. È in questa fase che scopre la sua vocazione: il vino diventa linguaggio, strumento e direzione professionale.
Nel 2016 ottiene a Monaco la certificazione di Sommelier IHK e completa stage fondamentali presso il Weingut Stadt Klingenberg in Franconia, il Weingut Tement in Stiria meridionale e la cantina J.L. Chave nella Valle del Rodano. Queste esperienze gli offrono una comprensione sensibile e concreta della viticoltura europea. Parallelamente conclude la Weinakademie (WSET Level 4) e prosegue gli studi con il Court of Master Sommeliers.
La sua carriera prende forma definitiva al Ristorante St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina a San Cassiano, dove dal 2016 alla chiusura ricopre il ruolo di Restaurant Manager e Wine Director accanto a Norbert Niederkofler. Qui Gerges sviluppa una visione del servizio che unisce rigore, emozione e rispetto della materia prima, contribuendo all’esperienza di una delle tavole più influenti d’Europa.
Dal 2023, con l’apertura dell’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler a Brunico, assume la guida della sala e della direzione vini. Porta con sé un bagaglio tecnico e culturale ampio e una leadership fondata sull’ascolto e sulla condivisione. Le degustazioni alla cieca sono parte integrante della quotidianità della brigata: un esercizio collettivo che coinvolge sommelier, sala e spesso anche cucina, alimentando una crescita continua.
Gerges alimenta costantemente la propria formazione attraverso viaggi enologici in Italia, Spagna e Sudafrica, considerati essenziali per mantenere viva una curiosità che definisce il suo modo di leggere il vino. Al di fuori della gastronomia coltiva una profonda passione per la montagna: scialpinismo, corsa e ciclismo su strada ne scandiscono il tempo libero. La giornata ideale? All’alba in quota con la famiglia e la sera con una grande bottiglia condivisa.