Davide Canina è un produttore piemontese che, dopo una carriera nell’ingegneria e nella sommellerie, fonda nel 2019 il progetto I Parcellari. La sua visione unisce studio, precisione e rispetto del territorio, trasformando ogni vigneto in un’espressione identitaria del Piemonte.
Davide Canina nasce in Piemonte e intraprende inizialmente un percorso tecnico: si forma come ingegnere e avvia una carriera nel settore industriale. Con il tempo però cresce il desiderio di dedicarsi al vino, passione coltivata parallelamente agli studi e approfondita attraverso corsi di formazione e la qualifica di sommelier. Questo interesse lo porta progressivamente a lavorare nel mondo della ristorazione, con esperienze in sale di ristoranti di livello dove affina il rapporto tra cucina, abbinamenti e costruzione delle carte dei vini.
Nel 2019 decide di compiere il passo definitivo: lascia l’ingegneria per fondare I Parcellari, un progetto enologico radicato nel Monferrato. L’idea nasce da un principio semplice ma rigoroso: ogni vino deve esprimere la singola parcella di provenienza, raccontando la diversità dei terreni piemontesi attraverso Barbera, Nebbiolo, Grignolino, Chardonnay e altri vitigni regionali. Per Canina la vigna non è un luogo generico, ma un microcosmo da interpretare con precisione e coerenza.
Il progetto viene costruito insieme alla compagna Monica Pedrotto, definita da lui “co-editor” dell’azienda: un ruolo centrale nella gestione e nella definizione delle scelte produttive. Il loro approccio unisce osservazione del territorio, studio delle caratteristiche geologiche e una vinificazione che privilegia trasparenza e identità.
Negli anni, i vini di I Parcellari trovano spazio in ristoranti gourmet e carte di locali di alto livello: un risultato che testimonia la qualità di un progetto ancora giovane ma già riconosciuto per la sua coerenza stilistica. Canina porta in cantina una sensibilità maturata anche grazie agli anni da sommelier, applicando la stessa attenzione al dettaglio che aveva guidato il suo lavoro tecnico e ingegneristico.
Per Canina il vino è un racconto: della parcella, della sua storia agronomica, del lavoro umano che trasforma l’uva in un’espressione liquida del territorio. La sua filosofia si basa su rispetto, precisione e ricerca di autenticità, evitando sovrastrutture per lasciare che ogni vigneto parli con voce propria.
