Pastry chef italiano (classe 1980, Monferrato), oggi alla guida della pasticceria di est al Four Seasons Hotel Tokyo at Otemachi (1 stella MICHELIN). Formazione tra Francia e Italia, lunga esperienza in Giappone; nel 2024 è Best Pastry Chef per Gault&Millau Japan.
Cresciuto in Piemonte e formato all’alberghiero, inizia presto a muoversi tra grandi brigate europee. In Francia passa dal Chantecler dell’Hotel Negresco a Nizza (2 stelle) e dal Lucas Carton/Alain Senderens a Parigi (3 stelle), dove assimila rigore, precisione e senso della materia. Completa la formazione con L’Ecole Lenôtre e L’Ecole du Grand Chocolat Valrhona, rafforzando basi tecniche e sensibilità sul cioccolato.
Il rientro in Italia lo vede accanto a Gualtiero Marchesi a L’Albereta (3 stelle) e poi alla Antica Osteria del Ponte (3 stelle), dove affina ricerca su materie prime e centralità della relazione umana in cucina. Queste coordinate lo conducono a Tokyo: prima pastry chef all’Antica Osteria del Ponte Tokyo, quindi l’incontro decisivo con Michel Troisgros e gli anni a Cuisine[s] Michel Troisgros (2 stelle) come pastry chef e consulente.
Dal 2020 approda al Four Seasons Hotel Tokyo at Otemachi come pastry chef di est, tavola di cucina francese contemporanea (1 stella). Qui la sua pasticceria dialoga con la filosofia del ristorante: tecniche europee, ingredienti giapponesi, leggerezza strutturale e pulizia aromatica. Nel marzo 2024 Gault&Millau Japan lo premia Best Pastry Chef, riconoscendo un percorso che unisce estetica, sapori netti e sostenibilità.
Nel tempo la permanenza in Giappone diventa chiave identitaria: rispetto del prodotto, stagionalità spinta, attenzione all’impronta etica. Il lavoro su agrumi, erbe e consistenze – maturato anche con la scuola Troisgros – si traduce in dessert essenziali, cromatici, centrati su equilibrio, temperatura e progressione gustativa.