Chef Daniel Colombo è l’anima dell’Agriturismo Funtanin, inaugurato il 12 settembre 2024. In soli sette mesi il locale è entrato nella Guida Michelin, coronando un percorso di 18 anni fatto di sacrifici, passione e dedizione.
Daniel Colombo ha intrapreso la sua strada in cucina 18 anni fa con un sogno preciso: entrare nella prestigiosa Guida Michelin. Perseveranza, passione e innumerevoli notti insonni hanno trovato compimento nell’apertura de il Funtanin, avvenuta il 12 settembre 2024. Un progetto che nasce con l’obiettivo di offrire un’esperienza autentica, radicata nelle tradizioni agricole e gastronomiche locali.
A pochi mesi dall’apertura, il ristorante ha ottenuto l’ingresso nella Guida Michelin, un traguardo straordinario per una realtà così giovane. Il successo poggia su una filosofia fondata sull’accoglienza genuina, sulla creatività e sull’uso di ingredienti freschi e stagionali, molti dei quali provenienti dall’orto dell’agriturismo. Ogni piatto diventa così racconto, reinterpretando i sapori tipici attraverso uno sguardo personale e attuale.
Colombo ha raccontato l’emozione provata al momento della notizia: «è stata un’emozione fortissima, difficile da descrivere». Ha sottolineato che non rappresenta un punto d’arrivo, ma «un enorme stimolo a continuare a crescere». Un riconoscimento che ha voluto condividere con la sua giovane e appassionata brigata, composta da Giovanni Scuto, Lorenzo Parrino, Elisabetta Giuli e Ilaria Camoletti, definendolo «il frutto del lavoro quotidiano e della condivisione della stessa visione».
Alla domanda su quale fosse il piatto simbolo del suo percorso, lo chef ha risposto con modestia: «Non credo ci sia un piatto in particolare, tutti mi rappresentano». Ogni creazione nasce con l’intento di emozionare, raccontare il legame con il territorio, riflettere radici e memoria, sempre nel rispetto dell’ingrediente e con lo sguardo rivolto al presente.
Con questo traguardo, il Funtanin si è imposto in breve tempo come punto di riferimento locale per la cucina di qualità, dimostrando che autenticità, passione e cura possono portare lontano. Come ricorda Colombo: «Non smettere mai di muovere emozioni».