Gino Fabbri è un rinomato maestro pasticcere italiano. Con un'importante carriera alle spalle, iniziata all'età di 13 anni, ha fondato la pasticceria "La Caramella", oggi conosciuta come "Gino Fabbri Pasticcere" e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il titolo di Pasticcere dell'Anno nel 2009; inoltre è stato presidente dell'Accademia Maestri Pasticceri Italiani.
Gino Fabbri nasce nel 1951 a Castenaso, un paese in provincia di Bologna. Fin da giovane, mostra una spiccata passione per l'arte dolciaria, ispirato dalla nonna. All'età di 13 anni, durante un'estate, inizia a lavorare nella pasticceria del suo paese, dove scopre il fascino dei profumi e dei sapori che caratterizzeranno la sua carriera.
Nel 1982, insieme alla moglie Morena, decide di trasferirsi a Bologna per aprire la propria attività, La Caramella. Situata lontano dal centro cittadino, si distingue per l'alta qualità dei prodotti e per l'attenzione al cliente. Nel 2003, viene rinominata Gino Fabbri Pasticcere, consolidando il suo marchio personale.
Nel corso degli anni, Fabbri frequenta corsi con importanti maestri italiani, tra cui Iginio Massari, ampliando le sue competenze e affinando la sua arte. Nel 1996, entra a far parte dell'Accademia Maestri Pasticceri Italiani (AMPI), prestigiosa associazione che riunisce i migliori del paese. Nel 2011, ne diventa il presidente, ruolo che ricopre con dedizione.
Nel 2000, vince il concorso per la Torta del Giubileo, occasione che gli permette di incontrare Papa Giovanni Paolo II. Nel 2009, viene eletto Pasticcere dell'Anno dai suoi colleghi, un riconoscimento alla sua professionalità. Mentre nel 2015, guida la squadra italiana composta da Emanuele Forcone, Francesco Boccia e Fabrizio Donatone alla vittoria della Coupe du Monde de la Pâtisserie a Lione.
Gino distingue la "pasticceria d'affetto" dalla "pasticceria d'effetto", privilegiando la prima, che richiama i ricordi legati alla sua famiglia. Oltre alla produzione, si dedica alla formazione, condividendo le sue conoscenze attraverso corsi e seminari, contribuendo alla crescita delle nuove generazioni.