Gualtiero Marchesi (1930-2017), il fondatore della cucina italiana moderna, ha trasformato l’arte culinaria del nostro Paese. Primo chef in Italia alla guida di un ristorante premiato con tre stelle Michelin, ha ispirato generazioni di cuochi (e non solo), lasciando un’impronta indelebile sulla gastronomia internazionale.
Nato nel 1930 a Milano in una famiglia di albergatori, Gualtiero Marchesi lavora fin da giovane nel ristorante dei genitori. La sua formazione professionale inizia con un apprendistato al Kulm di St. Moritz e presso la scuola alberghiera di Lucerna in Svizzera (1948-1950).
Successivamente, perfeziona le sue competenze in rinomati ristoranti francesi, tra cui il Ledoyen a Parigi, Le Chapeau Rouge a Dijon e il Troisgros a Roanne. Nel 1977, torna a Milano e inaugura il suo locale in via Bonvesin de la Riva, ottenendo rapidamente una stella Michelin nel 1978; due nel 1979 e, per la prima volta in Italia, tre stelle nel 1985.
Marchesi è noto per aver rivoluzionato la cucina italiana e aver aperto le porte ad un linguaggio universale: introduce un approccio innovativo che combina tradizione, fino ad allora ingessata, e modernità, e che mette al centro del piatto la qualità degli ingredienti e la presentazione estetica. Tra le sue creazioni più celebri, il Riso, oro e zafferano, icona della gastronomia contemporanea; e il Dripping di pesce, ispirato all’arte di Jackson Pollock.
Nel corso della sua carriera, ha formato numerosi chef di talento, tra cui Carlo Cracco, Davide Oldani, e Andrea Berton, inoltre ha contribuito alla diffusione della cultura culinaria italiana nel mondo. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la Medaglia d'Oro ai Benemeriti della Cultura e dell'Arte nel 1990. Mentre nel 2004, ha fondato ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, con l'obiettivo di trasmettere la sua filosofia alle nuove generazioni.
Nel 2008 decide di restituire le stelle Michelin, dichiarando di voler "tornare alla libertà di creare", scelta coraggiosa e intraprendente, da fuoriclasse. Secondo lui il vero giudice di una pietanza è il cliente, non le guide.
Negli ultimi anni della sua vita, Marchesi continua a essere una figura di riferimento, pubblicando libri e partecipando a progetti culturali. Il 26 dicembre 2017 si spegne nella sua città natale all’età di 87 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel settore. Il suo lavoro è oggi perpetuato dalla Fondazione Gualtiero Marchesi, in questo modo la sua eredità continua a influenzare professionisti e appassionati di gastronomia in tutto il mondo, consolidando il suo status di leggenda.