USA - TOP CHEF

Dan Barber

New York – New York

Dan Barber 2023 08 29 12 01 23

Dan Barber, da poco uscito da uno scandalo gastronomico, con i suoi “Blue Hill Restaurant”, una stella Michelin, e “Blue Hill at Stone Barns Restaurant”, due stelle e una stella verde Michelin, è paladino della sostenibilità in cucina. Negli anni ha pubblicato numerosi articoli su diverse emittenti giornalistiche, un manifesto, e ha avviato collaborazioni con Harvard e la Cornell. Lo chef ha vinto vari premi, ad esempio Top Chef in America della James Beard Foundation.

Dan Barber, nato nell'Upper East Side newyorkese il 2 ottobre 1969, è un mix di metropolitano e amante della ruralità. Da ragazzo, trascorre estati indimenticabili nella fattoria di famiglia in Massachusetts, la Blue Hill Farm, nome che poi sceglierà come emblema del suo impero culinario. Nel 1992, si laurea alla Tufts University in Scienze politiche e Inglese, corsi lontani dalla cucina, ma subito dopo, la sua passione per l’arte culinaria e la natura lo porta in California per lavorare con la leggendaria Alice Waters nel ristorante “Chez Panisse”.

Ritornato a New York, si iscrive al French Culinary Institute, conseguendo il diploma nel 1994, a cui segue un'esperienza parigina sotto la guida dello chef Michel Rostang. Nel 1996, dà il via alla sua prima impresa: un servizio di catering con il suo nome. Quattro anni dopo, con il fratello David e alla moglie di lui, Laureen, inaugura il “Blue Hill Restaurant”, una stella Michelin dal 2008, nel Greenwich Village di New York. La filosofia del ristorante è chiara: piatti gourmet realizzati con ingredienti locali e di stagione. Il trionfo è immediato, al punto che David Rockefeller gli chiede di prendere in carico la sua proprietà terriera di 1500 ettari coltivabili nel Westchester in cui investe 30 milioni di dollari per fornire a Dan lo Stone Barns Center, un centro sperimentale e educativo su agricoltura e cibo, a cui annette il “Blue Hill at Stone Barns Restaurant”.

I riconoscimenti non si fanno attendere. Nel 2002, Food and Wine Magazine nomina Dan tra i Best New Chefs, tra il 2006 e il 2009 vince i premi Best Chef in New York City, Outstanding Chef e Top Chef in America della James Beard Foundation, e viene inserito nella lista delle 100 persone più influenti del mondo da Time Magazine.

Sempre nel 2009 avviene un incontro provvidenziale: Dan incontra Michael Mazourek, professore alla Cornell University, con cui avvia progetti di ricerca in campo culinario e sviluppo di incroci varietali non OGM. Nel 2017 i due lanciano la Row 7 Seed Co., focalizzata sulla creazione di nuove varietà vegetali e democratizzazione delle conoscenze accumulate in anni di collaborazioni. Ma la Cornell non è l’unica università con cui Dan collabora visto che è membro del consiglio consultivo del Center for Health and The Global Environment della Harvard Medical School.

Nel mentre i ristoranti continuano a riscuotere successo e guadagnano il titolo di "Outstanding Restaurant" dalla James Beard Foundation nel 2013 l’esercizio di Greenwich, e nel 2015 lo Stone Barns; nello stesso periodo Dan e sua moglie Aria Beth Sloss diventano genitori di due figlie.

Nel 2014 pubblica il manifesto "The Third Plate: Field notes on the future of food” ove auspica una transizione alimentare verso uno stile di consumo attento all’ambiente, allo spreco, alla qualità e nutrizione. Durante i mandati del Presidente Obama, Dan è diventato membro del President’s Council on Physical Fitness, Sports, and Nutrition. Barber è anche un opinionista pubblicato su testate come il New York Times, Gourmet, The Nation e altre testate giornalistiche sui cui scrive di farm-to-table, il km zero, la disintermediazione e il recupero di varietà in disuso. Degli stessi temi parla sui social, su Netflix, nella puntata dedicatagli nella prima stagione di Chef’s Table, e in numerosi TedTalks

Nel 2019, il ristorante “Blue Hill at Stone Barns” entra nella lista dei World’s 50 Best, in 28ª posizione e guadagna due stelle Michelin, un riconoscimento che riempie di gioia l'intero staff del ristorante. Pochi anni dopo è arrivata la stella Verde, però seguita da un importante scandalo che ha visto denunciate le condizioni di lavoro dei suoi dipendenti e lo storytelling a volte fasullo riguardo l’effettiva sostenibilità del ristorante.

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