Michel Troisgros, terza generazione della stripe di cuochi più longeva di Francia. Partito dal già tri-stellato ristorante del padre e dello zio, ha raccolto l’eredità di famiglia portandola oltre. Con la moglie ha aperto e chiuso vari ristoranti in giro per il mondo, e, per la quarta generazione, sono rimasti “La Colline du Colombier”, “Le Central” e il sempre più celebre “Le Bois sans Feuilles”, alle cui 3 stelle Michelin si è aggiunta la stella Verde.
Tutto inizia al “Café des Négociants”, che Jean-Baptiste e Marie Troisgros mandano avanti a Chalon-sur-Saône. Qui crescono i leggendari fratelli Troisgros, Jean e Pierre, classe 1926 e 1928, per cui il padre vuole un locale di maggior prestigio, così, quando gli viene proposto l’”Hotel des Platanes” a Roanne, di fronte alla stazione, accetta entusiasta, ribattezzandolo “Hotel Moderne”. In cucina c’è Marie e la fama dello stabilimento cresce, poi Jean e Pierre, dopo essersi formati nelle maggiori istituzioni culinarie europee, tornano nel 1952. La prima stella Michelin arriva nel 1955, la seconda dieci anni più tardi. I fratelli due hanno animato la Nouvelle Cuisine con la loro rivoluzione acida, le cotture veloci, l’alleggerimento e la presentazione al piatto. Nel 1968 è la consacrazione fra i tre stelle, mai più messa in discussione.
Michel Troisgros, Pierre e della moglie Olympe, ha saputo raccogliere l’eredità di famiglia, mantenendola al passo con i tempi, e anche un po’ più in là, ibridandola di nuove suggestioni, senza mai uscire dal paradigma tramandato. Nato il 2 aprile 1958 a Roanne, fin da bambino partecipa della magia della cucina, sempre accanto al padre, che continua a ripetergli che cucinare è il lavoro più bello del mondo. Non ha dubbi al momento di iscriversi all’alberghiero di Grenoble, dove conosce Marie Pierre, sua futura moglie e madre dei suoi tre figli, Marion, César e Léo, ormai tutti variamente coinvolti nelle aziende di famiglia.
Insieme a Marie Pierre, Michel inizia un viaggio intorno al mondo, per studiare la cucina internazionale e raccogliere nuovi stimoli. A sedici anni è già in cucina con Roger Vergé al “Moulin de Mougins”, poi affianca Alain Chapel a “Mionnay” e Frédy Girardet a “Crissier”. Al parigino “Taillevent” si ferma per due anni, ma l’inverno si sposta in California a “Chez Panisse”, per ampliare i suoi orizzonti a nuove istanze contemporanee. E ancora da “Comme Chez Soi” a Bruxelles e “Les Prés d’Eugénie” di Michel Guérard.
Nel 1982 Michel rientra a Roanne, affianca per un po’ il padre e lo zio, per poi prendere le redini della cucina. Lo stile si evolve: “Lo spirito non cambia, ma il cliente non deve pensare che si tratti di qualcosa di superato”. Di suo ci mette l’amore per il metissaggio, che si tratti dei frequenti viaggi in Asia o dell’esplorazione delle sue radici, visto che la nonna materna Anna era italiana. “Con il Mediterraneo e l’Asia, ho un campo di gioco vastissimo”.
Ma Michel e Marie Pierre non si accontentano delle riconferme e rilanciano, anche in vista del passaggio di testimone ai figli: nel 1995 hanno aperto “Le Central” di fronte alla stazione di Roanne, con una proposta semplice ispirata alle gastronomie italiane; diversi stabilimenti, da Mosca a Tokyo, passando per Parigi, aprono e chiudono, non senza avere raccolto stelle e allori. Sopravvivono invece “La Colline du Colombier”, dove oggi officia Léo con la moglie Lisa, e “Troisgros - Le Bois Sans Feuilles”, fattoria con orto e ristorante per César, trasferito nel 2017 negli spazi più confortevoli e moderni di una tenuta di Ouches, a pochi chilometri da Roanne. Per Marion, già direttrice di “Troisgros”, c’è un complesso agricolo con panificio e maneggio in Alvernia-Rodano-Alpi.
Nel marzo 2023 il grande chef annuncia infine il suo ritiro: “Per César è arrivato il momento di avere campo libero, sbocciare e far sapere che è l’unico capo in cucina”. Prima di assumere ufficialmente le redini della cucina tristellata, è passato in Brasile dallo zio Claude, da Michel Rostang, i fratelli Roca e Thomas Keller, sposando la causa della sostenibilità e conquistando la stella verde per “Le Bois sans Feuilles”.
Micheal continua a gestire con la moglie il gruppo Troisgros Cunsultants e la stirpe Troisgros innova come ha sempre fatto, sin dal famoso trancio di salmone all’acetosella degli anni ’50, rimanendo un riferimento per la gastronomia mondiale.