Massimo Bottura è uno dei maggiori esponenti della cucina italiana: più volte eletto migliore cuoco del mondo, è una delle personalità più influenti del food globale, capace di coniugare il dialogo con l’arte contemporanea e l’impegno in favore dei meno fortunati.
La Biografia
Massimo Bottura nasce a Modena nel 1962. Il padre, che si occupa di prodotti petroliferi, lo vorrebbe al suo fianco. Lui, dopo aver abbandonato gli studi di giurisprudenza, esercita per qualche tempo come grossista, prima di dedicarsi stabilmente alla sua passione: la cucina, al costo di rompere col genitore. Rileva quindi la “Trattoria del Campazzo", appena fuori Modena, nel 1986. Ed è qui che si lascia permeare dalla sapienza di Lidia Cristoni, mentre intraprende il dialogo con lo chef francese Georges Coigny, eminenza della cucina piacentina, iniziando a combinare in modo originale cucina regionale e classicismo.
Nel 1994 Bottura vende la trattoria e parte alla volta di Montecarlo per lavorare con Alain Ducasse al “Louis XV”. Questa esperienza lo spinge ad aprire un anno dopo l’”Osteria Francescana”. Nel 1996, poi, avviene l’incontro altrettanto provvidenziale con Ferran Adrià, per cui lavora un’estate a "ElBulli", introducendo nel suo stile composito il paradigma avanguardista. Ci scappa pure un passaggio al “Caffè di Nonna” di New York, dove conosce la moglie Lara Gilmore, che nei momenti più difficili lo sosterrà a oltranza, convincendolo a non mollare. In questo modo anno dopo anno la cucina dell’”Osteria Francescana” si delinea e si complessifica, ricomprendendo suggestioni di matrice filosofica e storica, nel dialogo ininterrotto con l’arte contemporanea, propiziato dal grande gallerista Emilio Mazzoli, promotore della transavanguardia.
Nel 2002 arriva la prima stella Michelin, seguita dalla seconda nel 2006. Il 2011 è poi un anno magico: Bottura riceve il prestigioso Grand Prix de l’Art dalla International Culinary Academy di Parigi e la terza stella Michelin, collocandosi ai vertici di tutte le guide gastronomiche. Mentre raccoglie allori per il mondo, concettualizza la sua cucina attraverso libri miliari come Never Trust a Skinny Italian Chef (Vieni in Italia con me), pubblicato nel 2014, che documenta vent’anni di cucina e l’evoluzione dell’Osteria attraverso immagini, storytelling e ricette.
Ma Massimo Bottura si contraddistingue anche per l’impegno nel mobilitare la comunità gastronomica a sostegno di nobili cause. Durante ExpoMilano 2015 crea un progetto parallelo chiamato Refettorio Ambrosiano, con l’obiettivo di combattere la fame e la deprivazione aggredendo lo spreco alimentare, seconda faccia della medaglia. Da quel momento più di sessanta chef da tutto il mondo si avvicendano nelle cucine per approntare pasti nutrienti e salutari destinati ai bisognosi, in una sala impreziosita da opere d’arte. Come conseguenza del successo di questo progetto, Massimo Bottura e sua moglie Lara Gilmore fondano nel 2016 l’associazione no-profit Food for Soul, da cui originano altri progetti: il Refettorio Gastromotiva a Rio de Janeiro, il Refettorio Felix a Londra, il Refettorio Paris, il Refettorio Antoniano a Bologna e il Refettorio Made in Cloister a Napoli. Nonostante le turbolenze pandemiche, Food for Soul continua a lavorare a nuovi progetti per supportare le comunità locali. I Refettori Mérida e Lima aprono proprio nel 2020, insieme ai Refettori di Harlem e San Francisco; mentre nel 2021 è la volta del Refettorio OzHarvest a Sidney e del Refettorio Geneva in Svizzera, con altri progetti ancora in cantiere.
Al fine di sensibilizzare il pubblico su queste tematiche, Massimo Bottura pubblica nel 2017 il libro Bread is Gold (Il Pane è Oro), che raccoglie ricette, idee ed esperienze degli chef passati al Refettorio Ambrosiano, al fine di spronare i lettori a considerare diversamente gli ingredienti nelle dispense e nei frigoriferi casalinghi.
Il 6 febbraio 2017 Massimo Bottura riceve la Laurea ad Honorem in Direzione Aziendale dall’Università di Bologna. Il decano Francesco Ubertini apre in questo modo il suo discorso: “Il lavoro di Massimo Bottura si è diffuso nei campi dell’imprenditorialità, dell’educazione e della tecnica, e rappresenta un esempio virtuoso della promozione della Cultura Italiana e del Made in Italy”. Si tratta della prima laurea honoris causa conferita a uno chef nella storia dell’Università. Il 23 Aprile 2018 è quindi l’Accademia di Belle Arti di Carrara a conferire un secondo diploma.
Nel 2011 all’”Osteria Francescana”, che sottopone agli ospiti una rivisitazione iconoclastica della cucina italiana, si affianca a Modena la “Franceschetta58”, bistrot che reinterpreta ingredienti e capisaldi emiliani in un’atmosfera decontracté, guidato dallo chef Francesco Vincenzi. Nel 2018 è la volta di “Gucci Osteria da Massimo Bottura” a Firenze, indirizzo che mira a celebrare l’unione tra tradizioni locali, guidato dalla chef messicana Karime López, che incassa la stella nel 2019. Seguono altre “Gucci Osteria” a Beverly Hills, Los Angeles, Seoul e Tokyo, dove si accende la stella.
Il 2019 vede la nascita di altri due progetti. Prima l’apertura di “Torno Subito” a Dubai, in collaborazione con “W Hotels Worldwide”, che intende trasportare gli ospiti indietro nel tempo, dentro le atmosfere della dolce vita nella Riviera romagnola anni ‘60. Nello stesso anno viene inaugurata “Casa Maria Luigia", guest house ospitata in una villa del XVIII secolo punteggiata di opere d’arte. Vi ha sede il ristorante “FRANCESCANA” at Maria Luigia, dove si serve un menu degustazione composto da una selezione di signature come le Cinque stagionature di Parmigiano Reggiano in diverse consistenze e temperature, La Parte Croccante della Lasagna e Oops! Mi è caduta la crostata al limone.
A marzo 2020, durante il primo lockdown, Massimo Bottura e sua figlia Alexa danno vita a “Kitchen Quarantine”, programma di dirette Instagram realizzato ogni sera dalla famiglia Bottura per interagire con le case di tutto il mondo, cucinare insieme e scambiare idee su come ridurre lo spreco alimentare domestico, che viene premiato con un Webby Award.
A settembre dello stesso anno Massimo Bottura viene nominato Goodwill Ambassador per il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), in occasione dell’inaugurazione della Giornata Internazionale della Consapevolezza della Perdita e dello Spreco Alimentare. La nomina è il riconoscimento dell’opera umanitaria svolta attraverso Food for Soul, Tortellante e il continuo impegno nel combattere lo spreco alimentare a livello globale.
Inoltre, arriva per l’”Osteria Francescana” la stella verde, premio all’impegno contro lo spreco alimentare, a favore di un sistema alimentare più equo e sostenibile.
A giugno 2021 Massimo Bottura riapre il ristorante “Cavallino” in partnership con Ferrari e l’architetto designer India Mahdavi, per dare nuovo lustro a un luogo iconico, che rappresenta la storia della Ferrari e della cucina emiliana. Lo guida lo chef modenese Riccardo Forapani, per 13 anni in brigata all’”Osteria Francescana”.
Oltre alla ristorazione, Massimo Bottura si dedica da più di vent’anni alla produzione di aceto balsamico IGP e di olio extra vergine di oliva con la sua linea Villa Manodori.
Nel 2023, Massimo riceve una serie di premi, tra i quali il premio No Waste conferitogli da Identità Golose, il Premio Cultura 2023, istituito da Confartigianato Emilia Romagna, il McKim Medal 2023, conferitogli da parte dell’ American Academy in Rome, ed infine il Farnèse d’Or pour la Culture, promosso dalla CCI France Italie.
Nello stesso anno, Massimo Bottura e la moglie Lara Gilmore ricevono il Premio Diplomazia Culturale conferitogli dal Consolato Generale degli Stati Uniti d’America.