Chef

Milani-Perdomo: continua il miracolo a Milano

di:
Alessandra Meldolesi
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Novità gourmet: Ivan Milani accetta la proposta di Maida Mercuri al Pont De Ferr, Exit Gastronomia Urbana è il nuovo progetto di Matias Perdomo 

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Milani-Perdomo: continua il miracolo a Milano


Milano-Torino: il cocktail è servito sulla tavola più prestigiosa dei Navigli. Dopo pochi mesi di stop, seguiti alla repentina discesa dal grattacielo Intesa, al cui Piano 35 si era fatto ben notare, Ivan Milani ha accettato la proposta di Maida Mercuri, titolare e sommelier del Pont de Ferr, in cerca di un sostituto per Vittorio Fusari.

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Fotografia di Alessandra Tinozzi



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Riconquisterà la stella perduta? Fra i piatti della nuova carta si segnalano le ostriche e animelle, sulla falsariga della finanziera di mare; il pane, burro e acciughe al verde, ricordo di Piemonte; le seppie al profumo di agrumi, la ciliegia di piccione e le cime di rapa con chips di pistacchi. “Il Pont ha riaperto oggi, dopo la pausa seguita all’addio di Fusari il 24 dicembre, dettato da motivi personali. Maida era venuta spesso a Torino per testare il nuovo menu nella cucina di casa, da Beppe Gallina o presso il Vitel Etonné. Tutto sparpagliato, il Roner qui, un fondo là. Altrimenti sarebbe stato impossibile, entrando il 27 dicembre, riaprire il 7 gennaio. Ivan è entusiasta di questa collaborazione, per la professionalità di Maida e la piacevolezza di lavorare con una donna nel ramo da tanto tempo, capace di mietere successi e costruire relazioni professionali basate sulla fiducia”, racconta la moglie dello chef Alessandra Tinozzi, fotografa di food e non solo.

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Anche il neostellato Matias Perdomo, per tanti anni al Pont de Ferr, fucina di opportunità e di talenti, ha una novità in serbo: si chiama Exit Gastronomia Urbana e anima un chiosco situato in piazza Erculea, circondato da qualche tavolino. Come dichiara lo chef, vuole proporre qualcosa di diverso da Contraste: “Tutto nasce da un chiringuito, un posto che nell’immaginario collettivo può essere un’edicola, il negozio di un fioraio, un bar abbastanza squallido; comunque qualcosa che è sempre stato lì, ma che noi abbiamo visto con occhi differenti. Abbiamo pensato a un concept internazionale, un posto di strada dove è possibile concepire la qualità senza chiudersi fra quattro mura, come succede a Parigi, Londra o Barcellona”. Gli fa eco Thomas Piras, che lo accompagna in questa avventura insieme a Simon Press, altra spalla robusta di via Meda: “Vogliamo offrire l’opportunità di essere serviti col sorriso dalle 8 di mattina alle 9 di sera, provando a riempire le ‘fasce morte’ dalle 10 alle 12 e dalle 14 e 30 alle 18. Secondo noi è incomprensibile che in una città come Milano manchino proposte al riguardo. Pensiamo e crediamo nella sua internazionalità e andiamo incontro ai professionisti ‘senza orario’. Quante volte ci viene fame di pomeriggio ma non sappiamo dove andare?” A servire ed eseguire fisicamente i piatti hanno chiamato Nicola Inserrato e Claudio Rovai, coadiuvato da altri tre cuochi, mentre la pasticceria porta la firma de L’Île Douce.

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Offriamo chicche di produttori selezionati, ma abbiamo anche il permesso per la cucina calda”, prosegue Perdomo. “Vogliamo dare movimento alla carta, con piattini da consumare tutto il giorno accanto alle pietanze sostanziose. Questo è Exit: la qualità per chiunque voglia prendersi un po’ di tempo e uscire dal trantran quotidiano, senza che dietro ci sia per forza un ristorante strutturato. Si può mangiare e bere bene anche così. Qualsiasi cosa facciamo, il nostro fine è divertirci e migliorarci, puntando su collaboratori che sposino progetti di condivisione. Perché noi firmiamo i piatti, ma sul posto ci sono loro, che hanno scelto di salire in barca e percorrere le nostre rotte. E siamo solo all’inizio”.

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La carta è succinta: elenca 14 piatti, 2 dolci, oltre 100 bottiglie e 5 vini in mescita selezionati da Press. Il prodotto è al centro (4 ostriche a 12 euro, 30 g di caviale a 50, mozzarella di bufala a 12, prosciutto spagnolo a 14), ma anche elaborazioni della piccola cucina, più semplici che nella casa madre, vedi il pâté di foie gras, la terrina di faraona con crema di Gorgonzola e barbabietola o il polpo con crema di ceci e cime di rapa. Dalla colazione al brunch, passando per l’aperitivo, la cucina è sempre aperta. Gourmet on the road, per avvicinare il grande pubblico al buono.

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