Alta cucina Chef

Spagna: chef stellata contro il lusso estremo. “L’oro sui piatti è una farsa”

di:
Alessandra Meldolesi
|
copertina maria jose martinez

Maria José Martinez è la chef del miele, ingrediente feticcio che arrotonda tutti i suoi piatti. Rappresenta anche l’emblema dell’impegno per la sostenibilità, che porta avanti in cucina e come divulgatrice dell’apicultura urbana. I prodotti di lusso? Per lei non hanno senso: “Mettere l’oro su una bistecca è follia”.

L'opinione

C’è Salt Bae che mette la sua foglia d’oro su una bistecca super esclusiva (per poi fare sconti del 30% agli studenti, suscitando polemiche sul web). E poi c’è Maria José Martinez, che preferisce impreziosire i suoi piatti con un altro oro, altrettanto brillante ma liquido e pieno di gusto: il miele. Nel ristorante Lienzo, una stella Michelin a Valencia, dove lavora col marito Juanjo Soria, rappresenta il filo conduttore del menu. “Il miele e le api mi hanno sempre resa felice. E ho potuto trasmetterlo in cucina, ciò che amo di più. Cucino ricordi”.

@ Damian Torres



Fin da piccola Maria José ne era golosissima; gli alveari erano una presenza familiare a Alhama de Murcia, nei cui pressi una scena di raccolta è raffigurata perfino nelle pitture rupestri, e lei suggeva il loro nettare come caramelle. Ma ben presto, captando i discorsi dei grandi, è diventata consapevole dei gravi pericoli che incombevano sulle api e quindi su tutta la natura. Il suo impegno lo ha sviluppato come divulgatrice e ai fornelli, inizialmente nei dolci, poi anche nel salato.

Miele Urbano



“Tutto è iniziato nel 2015, con il progetto messo in marcia dall’Osservatorio dell’Albero di Valencia per aiutare i pompieri ad allontanare gli sciami da determinati siti e creare un alveare municipale. Attualmente ne esistono 24 in diversi punti della città, un processo che bisogna sostenere, favorendo il ritorno all’apicultura urbana. In Francia e nel Regno Unito è qualcosa di normale. Oggi tutti infastidisce e impaurisce. Anche noi siamo un problema. Ma abbiamo bisogno delle api per l’impollinazione e per il contributo alla biodiversità, che ci consentono di vivere. L’apicultura è transumanza, aiuta a misurare la contaminazione dell’ambiente. Se nelle città ci fossero più api, saremmo più felici. Non sono mai state così necessarie”.

@E. Peris



@Las Provincias



Gli ingredienti del menu sono tutti artigianali e di prossimità, ma il miele resta l’emblema della sostenibilità, in buona compagnia di propoli, cera e polline. “Voglio che quello che faccio serva a qualcosa, che l’ospite esca dal ristorante con un messaggio e si ricordi di me. Non sono nessuno, ma mi piace sensibilizzare sui temi in cui credo”. Oggi gli apicultori nelle campagne spagnole sono 35.300: troppo pochi e privi della giusta gratificazione per un lavoro fondamentale. Un barattolo, spiega la cuoca, non può essere venduto a meno di 10 euro, a causa dei costi per il trattamento degli alveari e per la pulizia della cera; inoltre mancano tutele, per esempio è possibile commercializzare come spagnolo un miele che per il 50% ha provenienza ignota. Una visione agli antipodi della gastronomia glamour.

@Rina Ermakova-shutterstock



Rifuggo dal concetto di mettere una patina d’oro sul piatto. È molto elitista e non mi interessa. Che senso può avere placcare una bistecca? O gettare il sale in modo coreografico in tavola? Stiamo snaturando la gastronomia. Con prodotti quotidiani e di prossimità si può fare molto, l’importante è non rovinarli”.

Fonte: El Pais

Trovi qui l'articolo cliccabile

Foto della carne in copertina: @212 steakhouse Manhattan

Ultime notizie

mostra tutto

Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta