Dopo Dominique Crenn, anche Giorgio Locatelli invita le autorità e l’opinione pubblica a vincere i pregiudizi sulla carne coltivata. ''Fare un Ddl che la vieti è sbagliato, soprattutto in una fase embrionale. Prima di vietare bisogna conoscere”.
La notizia
Fra i temi del momento c’è sicuramente la carne sintetica, osteggiata dal ministro della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida fino alla messa al bando. I cuochi, tuttavia, sono divisi.
Di fronte a un’emergenza chiamata sostenibilità, già Dominique Crenn, prima chef tristellata degli Stati Uniti, aveva sentito l’esigenza di schierarsi, mettendoci la faccia. Dopo avere eliminato nel 2019 ogni traccia di “carne carne” dal menu del suo esclusivo Atelier californiano, in anticipo su tanti, un paio di anni fa ha firmato un contratto di partnership con la compagnia Upside Foods, produttrice di carne coltivata con sede a Berkeley (come vi abbiamo raccontato qui). Inizialmente si trattava solo di concepire ricette e fornire una consulenza professionale, ma il lieto fine sarà l’approdo del pollo non pollo sulle tavole del suo ristorante.
Una data che si avvicina a grossi passi, se è vero che lo scorso novembre la Food & Drugs Administration ha finalmente fornito la sua autorizzazione, indispensabile per la commercializzazione. Ora si attende l’ispezione del Dipartimento dell’Agricoltura presso gli impianti di produzione e il conseguente rilascio dell’attestazione per il superato controllo. In pratica Crenn si è prestata quale testimonial entusiasta, sperando di invogliare i suoi clienti super gourmet a vincere il pregiudizio e compiere nuove esperienze. “Non la vedo come una carne alternativa per vegetariani e vegani. Si tratta di pollo ed è delizioso. La gente dovrebbe piuttosto chiedersi da dove arrivi il suo cibo, come sia creato e che impatto abbia sul pianeta. Upside Foods sta coltivando vera carne da vere cellule, aiutando a costruire un sistema alimentare nuovo e completo”.
La sua voce non è rimasta isolata: a darle manforte è arrivato Giorgio Locatelli, chef della Locanda londinese e volto di Masterchef, in un’intervista rilasciata all’Adnkronos. ''Fare un Ddl che vieti la carne sintetica è sbagliato, soprattutto in una fase embrionale come questa. È importante invece capire se è possibile produrre proteine salvaguardando l'ambiente. Prima di vietare bisogna conoscere. Occorrerebbe ascoltare i nutrizionisti e gli esperti del settore. Solo loro possono darci un parere più dettagliato su questo tipo di alimenti. Io ho assaggiato la carne sintetica e mi è piaciuta molto. So che per farla somigliare alla carne bisogna usare tantissimi additivi, per cui su questo naturalmente vanno fatti i dovuti approfondimenti''.
@ Ufficio stampa Sky''Lollobrigida sa quanta carne importiamo dal Sud America ogni anno? Sa da dove arriva e cosa danno da mangiare a quegli animali? Probabilmente accanirsi contro la carne sintetica fa più notizia. In un’economia globale come la nostra chiudersi è sbagliato. Quello che invece è importate è la conoscenza, cioè far capire alla gente cosa mangia. Gli italiani a differenza di altri popoli vogliono sapere quello che hanno nel piatto. Vietano la carne sintetica per tutelare la nostra salute e le nostre tradizioni? Proprio loro dovrebbero aiutarci a produrre qualcosa che sia sostenibile, non che sia sospeso''.
@MasterchefFonte: Adnkronos
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Foto dello chef in copertina: @Chris Mc Andrew
