Food&wine Pasticceria

Pierre-Jean Quinonero: chi è il 29enne eletto miglior pasticcere 2023

di:
Alessandra Meldolesi
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copertina jean quinonero ok

L’astro nascente della pasticceria d’oltralpe si chiama Pierre-Jean Quinonero. Formatosi per palaces, châteaux e grandi maison, ha fatto en plein incassando il titolo di pasticciere dell’anno per La Liste e il premio Passione Dessert dell’ultima guida Michelin.

La storia

Il curriculum non gli manca: l’alverniate Pierre-Jean Quinonero ha appena ventinove anni, ma ha trovato il tempo per formarsi al Negresco di Nizza, al Louis XV di Alain Ducasse, presso Le Cinq di Christian Le Squer e Château Ferrière nel Bordolese; già secondo di Maxime Frédéric a Le George, chef Simone Zanoni, è poi assurto a pastry chef presso l’Hôtel Burgundy di Parigi.

©Julie Limont



Nel frattempo, il suo palmarès esplodeva: nel 2014 vinceva il suo primo concorso quale migliore apprendista, ma nel 2021 era già Campione Francese di Dessert. Forse nemmeno lui, tuttavia, si aspettava di essere laureato Pasticciere dell’anno 2023 da La Liste e ricevere al tempo stesso il premio Passione Dessert dall’ultima guida Michelin.


Non male per questo orafo del sucré, che si è fatto notare per la capacità di rivitalizzare i classici, come il flan pâtissier, la galette des rois e la tarte tatin, oltre gli estrosi dessert al piatto. “La pasticceria è chimica”, dice. La sua, in particolare, è golosa ma poco dolce grazie all’uso di zuccheri grezzi, che portano sapore, e alla sapiente speziatura.


Non stupisce che una struttura prestigiosa come Le Grand-Hôtel du Cap-Ferrat gli abbia messo gli occhi addosso: dal 10 aprile sarà al fianco dello chef Yoric Tièche, con il compito di deliziare gli ospiti della tavola stellata, del bistrot La Véranda e del Club Dauphin, nonché i partecipanti agli eventi, come i fastosi matrimoni.


Immortalata in numerose pellicole, la struttura conta fra i luoghi più glamour della Costa Azzurra: quando ancora Cap-Ferrat era un villaggio di pescatori, è stato il re del Belgio Leopoldo II a farla conoscere. La trasformazione della villa in hotel è datata 1908 e ha subito attirato aristocratici, magnati e celebrità da tutto il mondo, grazie alla vista mozzafiato sul Mediterraneo, nel mezzo di ettari di macchia e giardini in fiore. Attrazioni cui oggi si aggiunge un’offerta gastronomica di caratura internazionale.


Fonte: Food & Sens

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