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La Trattoria di Enrico Bartolini: il buen retiro per veri gaudenti all’Andana

di:
Giovanni Angelucci
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copertina trattoria bartolini ok

Il resort della famiglia Moretti presenta la personale interpretazione di “Dolce Vita” tra campagna, vigneti, sport, spa, relax in piscina, servizio attento e una cangiante offerta enogastronomica: all’Andana brilla La Trattoria di Enrico Bartolini, di cui vi raccontiamo il menu.

L'Andana e La Trattoria di Enrico Bartolini

Il resort L'Andana e La Trattoria di Enrico Bartolini


C’è tutto, dovete solo arrivarci. Il lungo viale vi accoglierà attraverso un ingresso bucolico sui cui lati pascolano le Chianine e al tramonto sgambettano i cerbiatti. Benvenuti in una delle tenute della famiglia Moretti, forse la più bucolica: Tenuta La Badiola nella Maremma toscana più autentica, incastonata tra Chianti e Siena nei pressi di Grosseto, tra i fasti e il prestigio della sua storia passata e l’eccellente presente pensato e ricostruito.




La villa principale è oggi il Resort L’Andana, voluto nel 2004 da Alain Ducasse, Carmen Moretti e Martino de Rosa, e le fattorie intorno compongono la Casa Badiola. Associato a “The Leading Hotels of the World”, brand internazionale leader dell’hôtellerie di lusso, conta diverse tipologie di permanenza nei corpi della tenuta, ma soprattutto vanta il recente  progetto con il pluristellato chef Enrico Bartolini per rendere Andana ancora più italiana (e toscana).




Situata in quello che era l’antico granaio della residenza di Leopoldo II di Lorena, penultimo Granduca di Toscana, La Trattoria Enrico Bartolini è un ristorante in cui rintracciare il gusto contemporaneo servito nel cuore della campagna da cui è inevitabilmente influenzato.



Un luogo semplice dove vivere un’esperienza tipica, ma di livello: dal 2016, infatti, vanta una stella Michelin grazie alla visione bartoliniana e al lavoro dell’executive chef di origini brasiliane Bruno De Moura Cossio, che qui si impegna quotidianamente insieme alla giovane squadra e al supporto della valente sommelier Alessandra Veronesi e Filippo Casè a guidare la sala.

Bruno de Moura Cossio




Esperienza amena e lussureggiante in cui gioca le sue carte anche il vicino mare, una proposta gastronomica che parla di tradizione toscana in chiave assolutamente moderna tra piatti dedicati al mare e alla terra, anche attraverso l’antico e romantico utilizzo della cottura alla brace. Frutta, verdura, piante aromatiche, olio d’oliva e vino provengono dalle coltivazioni di proprietà: sarà impossibile non notare i filari pettinati da cui si ottengono i vini della Tenuta Acquagiusta, reperibili solo qui.

Foto per gentile concessione di Keila Guilarte - Wall Street Italia





I piatti


Ma accomodatevi, godete delle grandi vetrate sulla macchia mediterranea e sui vigneti. La cucina a vista e un forno a legna lasciano avvertire quella che sarà la cena, saporita e tipica. Autenticità, semplicità (alta) e stagionalità, queste le caratteristiche rintracciate dai due cuochi per interpretare con creatività e leggerezza un’esperienza gusto-olfattiva immediata e appagante.


L’inizio divertente dell’amuse-bouche è seguito da una timida spuma di tapioca con cozze grigliate e chips di pepe nero, peperone e curry; gli squisiti pani alla camomilla e ai peperoni, focaccia, grissini all’anice e brioche preparati dalla valente Elisa Cini vengono accompagnati al burro montato alla melassa di cipresso. Segue il ricordo di Cossio, borsch di mare crudo che invece della solita zuppa di tradizione russa, servita calda e con carne, qui viene interpretata nel suo opposto con branzino marinato e affumicato, pepe Timut, estratto di barbabietola e panna acida.

Borsch di mare crudo




Ma si inizia a far sul serio con l’arrivo del grasso piatto cipolla alla brace, anguilla, foie gras e rosa canina, abbinato sapientemente al Curtefranca Uccellanda 2016, uno chardonnay che sgrassa e sorregge il piatto.

Cipolla alla brace, anguilla, foie gras e rosa canina




È tempo del risotto “R”evoluzione che svela la reinterpretazione dell’iconico risotto con barbabietola di Bartolini, icona since 2005, in questo caso con doppia componente di melanzana affumicata alla brace al posto del gorgonzola e noci, con punte di ribes nero per l’acidità; è profondo e intenso, ma tanto equilibrato e colmo di gusto, abbinato da Alessandra Veronese a dello scotch affumicato e invecchiato 12 anni, arricchito da gocce di estratto di barbabietola.

Risotto alle rape rosse R-evoluzione



Preludio per sua maestà il piccione cotto al forno, le sue interiora a comporre una finta carota, salsa olandese e spolverata di tartufo, salsa all’uva fermata: dimostrazione di polso, pensiero, scelta di accostamento sensoriale e, ovviamente, delle materie prime.

Piccione toscano arrosto con salsa all'uva fermentata



Una cucina di pancia e tecnica che affianca quella de La Villa, altrettanto genuina e convincente, più per tutti i giorni che si vogliono trascorrere a L’Andana.

Meringata con gelato al cardamomo




Indirizzo


LA TRATTORIA ENRICO BARTOLINI presso L'ANDANA
Località Badiola, Castiglione della Pescaia (GR)
Tel: 0564944322
Email: ristorante@andana.it

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