Un’occasione importante per ritrovarsi a fare il punto sulle novità e l’evoluzione di un settore sempre in movimento, grazie anche ai talk del Summit “Respiro e Grido della Terra”, in cui si sono prese in esame le tematiche legate al futuro della viticoltura. Le novità di Merano Wine Festival 2023.
L'evento
“La ricerca dell'eccellenza nel mondo dell'enogastronomia non ha mai fine, perché l'evoluzione stessa delle tecnologie e delle tecniche agricole non ha limiti definiti. Eccellenza è un concetto che deve andare di pari passo con il rispetto per la fertilità del nostro pianeta. Dove l'uomo non accarezza il territorio nel quale vive, la Terra risponde con tutta quella serie di stravolgimenti che sempre più osserviamo”. Trentadue anni, tanti sono quelli passati da quando Helmuth Köcher ha iniziato un’avventura che dal 1992 si è trasformata in una delle più rilevanti manifestazioni del mondo del vino in Italia.
Dal 3 al 7 novembre con seimilacinquecento presenze, oltre seicento espositori presenti tra cantine, produttori di eccellenze gastronomiche, spirits e birre, millecinquecento vini in degustazione, trecentocinquanta etichette nella Winehunter Area, millesettecentocinquanta Awards.
Inoltre, a testimoniare un’espansione verso una dimensione internazionale, centoventi buyer esteri. Numeri significativi, a cui vanno aggiunti più di cinquanta eventi, di cui ventisei masterclass e ancora presentazioni di libri, diciannove chef ospiti che hanno partecipato da protagonisti a cene speciali e cooking show. È sempre un’emozione varcare la soglia dell’elegante Kurhaus, come ogni anno gremita di addetti ai lavori e appassionati: un’occasione importante per ritrovarsi ancora un anno dopo a fare il punto sulle novità e l’evoluzione di un settore sempre in movimento grazie anche ai talk del Summit “Respiro e Grido della Terra” in cui si sono prese in esame le tematiche legate al futuro della viticoltura in un contesto geopolitico e ambientale che muta in modo quasi repentino.
“La scorsa è stata un’estate che dal punto di vista climatico ha mostrato una serie di eventi naturali come siccità e inondazioni di un’intensità che non si era mai vista prima d'ora” sottolinea Köcher: “Dalle terrazze del Kurhaus, dal quale storicamente si snoda il Merano WineFestival è quasi possibile intravedere le cime orientali dei ghiacciai del Similaun che di anno in anno si ritirano sempre di più. È del 2017 la notizia che dopo 7000 anni di inerzia anche il ghiacciaio sul monte Ortles ha iniziato a ritirarsi. Allo stesso tempo, la viticoltura sale di quota ben oltre i 1000 m e nel fondovalle il caldo torrido e la siccità rendono sempre più complessa l'agricoltura”.
Nuovo anche il modo di intendere la sostenibilità da parte di Köcher, il quale ha coniato a questo proposito un suo personalissimo neologismo come sosteconomicità: “Il concetto prezioso di sostenibilità deve essere collocato all’interno di un contesto più ampio dove chi produce rispetta la terra in ogni settore della filiera e allo stesso tempo, non rinunciando a fare impresa, immagina in questi termini il futuro della sua azienda”. E ancora: “In tema di rispetto e cura della terra da consegnare alle nuove generazioni, no al bicchiere mezzo pieno e sì alla piena tracciabilità di tutta la filiera”.
L’evento si dimostra di anno in anno sempre più eterogeneo, perché se il vino rimane al centro dell’attenzione qui si parla di temi di rilievo e mai abbastanza sottolineati, come quello della sala per il mondo della ristorazione. Quindi ecco il concorso Emergente Sala, organizzato da Luigi Cremona e Lorenza Vitali, in cui sono stati individuati i quattro finalisti che parteciperanno alla finale di metà maggio 2024 alla Villa Reale di Monza: Gianluca Grossi del Glam a Venezia, Andrea D’Alonzo de Il Fenicottero Rosa Gourmet a Villa Abbondanzi a Faenza (Ra), Alessandro Scarsi della Trattoria Contemporanea a Lomazzo (Co), Alessia Rivano dell’Hostaria Ducale a Genova. Inoltre, il Premio Godio che è andato a Martino Longo del Rifugio Fuciade al Passo San Pellegrino.
Si sono arricchite anche le menzioni speciali per quel che concerne la sezione “The Festival”. Insieme a Platinum infatti, menzione riferita ai prodotti che nel 2023 hanno raggiunto un punteggio superiore a 95/100 – e a Next Platinum – dove sono si raggruppano le ‘promesse’ già insignite del The WineHunter Award Gold per diverse categorie, sono state presentate anche due nuove menzioni: Iconic viene attribuita ai vini che oltre a rappresentare un riferimento d’eccellenza, sia nazionale sia internazionale per un territorio, sono già stati insigniti del The WineHunter Award Gold, sono già sul mercato da almeno 25 anni e vengono prodotti da aziende con almeno cinquant’anni di attività sulle spalle. Unique, invece, è la menzione che certifica le etichette già riconosciute con The WineHunter Award Gold, uniche per tipo di vinificazione e/o affinamento, per vitigno oppure per condizioni pedo-climatiche estreme o addirittura eroiche.
Come sempre va ricordata, in apertura, la rassegna bio&dynamica con i vini biologici, biodinamici, naturali, orange, piwi (resistenti) e da agricoltura integrata relativamente al cui sostegno il patron del festival è stato un pioniere: a Merano quest’anno si sono visti centosessanta produttori con oltre trecento etichette in degustazione. Infine il Mercato della Terra, curato da Slow Food Alto Adige, intitolato ad Agitu Ideo Gudeta, la pastora trentina d’adozione di origini etiopi uccisa da un suo collaboratore.