Ricetta di Ciccio Sultano: Pasta della pazienza con ricci, sanapo e seppiolina
Per la pasta della pazienza vengono usati tre formati differenti di pasta, fatta a mano: gnucchitti, pizzuliati e patrinostri. Un impegno che simboleggia la cura e la pazienza della padrona di casa verso i suoi ospiti.
Ingredienti
Gnucchitti
Pizzuliati
Patrinostri
Foglie di sanapo crude
1 Seppia
Ricci
Aglio
Olio
Peperoncino
2 Limoni
1 cucchiaino da moka di tapenade
Tè affumicato Lapsang Souchong
Procedimento
Preparare una passata di sanapo con brodo vegetale, foglie sbollentate, patata, sale, olio, acqua qb, ricci crudi conditi con succo di limone, olio evo, prezzemolo, peperoncino.
Tagliare il limone, ricavandone una forma a diamante.
Preparare la pasta della pazienza (sempre che ne abbiate, questa non è in vendita). Sbollentare la carne di seppia contando fino a 5, scolarla e versarla in una ciotola dove c’è già la seppia tagliata a julienne; condirla come i ricci.
Prendere il tenerume delle foglie di sanapo crude (masticandole si avrà in bocca il ricordo del wasabi) e tenetele da parte.
In una padella, soffriggere leggermente l’aglio, l’olio, il peperoncino e 1 cucchiaino da moka di tapenade, 2 foglie di alloro fresco, acqua di ricci, ricci e tè affumicato Lapsang Souchong.
Composizione del piatto
Scolare la pasta, saltarla in padella con un po’ di olio evo affumicato, adagiare la passata di sanapo sul piatto, sistemare i patrinostri in piedi e riempirli di ricci crudi. Aggiungere ancora ricci qua e là, decorare con seppiolina riccia, cospargere con 5 diamanti di limone e completare il piatto sistemando le foglie crude di sanapo.