Un luogo ultratecnologico dove, però, la presenza umana resta fondamentale: alla scoperta dell’impero Mikado in Francia.
Foto di copertina: @Getty Images
Il prodotto
Nel cuore di Cestas (Gironda) si erge l'imponente stabilimento di Mondelez, un vero e proprio colosso della produzione dolciaria che da cinquant'anni sforna alcuni dei biscotti più amati al mondo: dal croccante Granola, agli inconfondibili Mikado, fino ai raffinati Petit Ecolier. Con una produzione che sfiora le 40.000 tonnellate all’anno e dodici linee di produzione modernizzate, questa fabbrica rappresenta il primo sito in Francia per volumi del gruppo. Visitando la struttura, la prima cosa che colpisce è l’aroma di cacao che riempie l’aria, un profumo avvolgente che accompagna i nuovi arrivati tra i macchinari in movimento e i giganteschi forni lunghi fino a 60 metri. “Ogni giorno facciamo i nostri 10.000 passi,” scherza François Comarteau, direttore dello stabilimento, ai microfoni di 20 Minutes (che ha visitato la fabbrica, seguendolo lungo i 34.000 m² di capannoni).
È un luogo in cui la tecnologia fa passi da gigante: robot, bracci meccanici e catene produttive all’avanguardia collaborano per realizzare oltre 1.120 biscotti al minuto, una vera danza industriale che non conosce soste. Tuttavia, la presenza umana resta fondamentale: sul posto lavorano 500 persone, con 200 nuove assunzioni a tempo indeterminato solo negli ultimi 3 anni. Qui nascono i celebri Mikado, con la particolarità di essere composti al 98% di cioccolato.
La produzione parte da lunghi “spaghetti” di pasta che, dopo un raffreddamento di quattro ore, vengono avvolti nel cioccolato. Ogni biscotto, che sia doppio o ricoperto, passa attraverso processi specifici e studiati per garantire la perfezione in ogni confezione. Il risultato? Una cascata di biscotti pronti a deliziare il palato di milioni di persone. E non è solo la quantità a stupire: l’efficienza della produzione riduce al minimo gli sprechi, con appena l’1,5% di scarti, che vengono riutilizzati per nuove preparazioni.
“I biscotti non conformi verranno riutilizzati in un futuro impasto. Nella linea Petits coeurs il tasso di spreco è solo dell'1,2%”, spiega ancora il direttore. “E il controllo qualità, in particolare visivo e gustativo, viene effettuato più volte al giorno, rigorosamente da parte dell'uomo”. Ogni giorno, diciotto camion carichi di dolcezza escono dalle porte dello stabilimento, con un terzo della produzione destinata all’esportazione. Mondelez, leader mondiale nel settore dei biscotti, non sembra fermarsi, e il suo stabilimento di Cestas è una perfetta rappresentazione del futuro della dolciaria industriale, dove tradizione e modernità si fondono per creare prodotti senza tempo.