Erede di una stirpe di panettieri, Daniel Jordà si è laureato in Belle Arti. È stato cesellando le sue effimere sculture in burro, che ha capito di poter unire i due mondi, creando capolavori commestibili. Basato a Barcellona, vanta decine di clienti stellati.
La storia
Daniel Jordà è diventato famoso durante i lockdown pandemici, insegnando ai follower come preparare in casa il pane perfetto attraverso corsi, dirette e contenuti speciali. Un po’ per passare il tempo, un po’ per essere d’aiuto, mentre gli ordini piangevano e le fatture restavano insolute. E così ha triplicato in breve tempo la sua audience virtuale. Per molti, tuttavia, era già un personaggio: non solo abile panificatore, ma anche artista e attivista. Il suo laboratorio Panes Creativos, nel quartiere di Sant Andreu a Barcellona, ha per motto “Love is in the bread” ed è da tempo un crogiolo di conoscenze.Daniel rappresenta la terza generazione di una stirpe di panettieri, iniziata presso il forno Trinitat dal nonno Pere, di ritorno da una sfortunata emigrazione in Brasile. Ed è qui che sono cresciuti suo padre e lui stesso, insieme al fratello. In testa, tuttavia, aveva qualcosa di diverso: laureato in Belle Arti, specializzato in pittura e scultura, continuava a dare una mano nel laboratorio familiare; ma pian piano gli lievitava dentro l’idea di unire i due mondi attraverso la creatività.
Prima ci sono state le sculture in burro, che insieme all’attenzione dei professionisti, gli hanno guadagnato premi, mostre e borse di studio. Poi la creazione di opere d’arte commestibili è diventata un concetto di lavoro quotidiano, che ha ispirato la fondazione del nuovo laboratorio Panes Creativos nel 2006. Pura arte bianca sperimentale al servizio dell’alta cucina. Per farsi conoscere, Daniel ha iniziato a inviare campioni agli chef stellati, accompagnandoli con una semplice nota: “Possiamo fare qualsiasi pane lei immagini”. E in meno di due anni, fra i suoi clienti ne contava già quattordici.
Ma Daniel è anche un attivista: da due anni collabora con Sant Joan de Deu, raccogliendo denaro a fini benefici attraverso la vendita di prodotti solidali come il panettone (per cui ha vinto il primo premio in Spagna nel 2022), ed è legato alla fondazione ARED, impegnata a inserire nel mondo del lavoro donne a rischio di esclusione sociale. Oltre a formarle, ha dirottato nel laboratorio della fondazione tutta la produzione destinata alla ristorazione, in modo da assicurare loro una mole di lavoro. Da non perdere il suo libro Panes, appena editato da Larousse, dove tenta di divulgare tecniche e segreti di una scienza che è arte.
Fonte: bcnfoodieguide.com
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