Quando lo chef arriva a casa tua per insegnarti a cucinare gli insetti. L’idea è di Davide Rizzoli, che ha ideato un format gastronomico capace di coniugare gusto e tutela dell’ambiente. Una bella sfida rivolta a un pubblico che conosce le ultime tendenze e non ha paura di seguirle.
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“Immagina di assaggiare degli insetti per la prima volta e rimanere così stupito da volerli mangiare ancora e ancora”: è la proposta, dal sapore di “novità”, di chef Davide Rizzoli. Una sorta di sfida culinaria rivolta a un pubblico che conosce le ultime tendenze e non ha paura di seguirle.
Gli insetti sono un’alternativa alle solite proteine e sono finiti sui piatti dei più grandi e rinomati chef già da tempo. Qualche esempio? Carlo Cracco, che nel 2011 è stato uno dei primi in Italia a portare piatti con insetti all’interno delle sue cucine stellate, passando poi per gli chef René Redzepi del Noma di Copenaghen e Alex Atala del D.O.M. di San Paolo.
Niente che dovrebbe spaventarvi o sorprendervi, dunque: forse a breve non si potranno più nemmeno chiamare “novel food”, ovvero quegli alimenti che non fanno parte delle nostre tradizioni culinarie, poiché da maggio di quest’anno l’UE ha approvato una proposta della Commissione Europea per autorizzare il commercio delle larve gialle delle tarme della farina a uso alimentare.
Così il giovane chef di Pergine Valsugana ha colto l’occasione al volo: da febbraio di quest’anno ha aperto la sua pagina Mini’s Food, sulla quale ha iniziato a offrire le sue proposte gastronomiche a base di insetti. La sua intenzione, però, non è di preparare e presentare i piatti in un locale stellato, bensì di organizzare cene su prenotazione a casa dei clienti, con servizio di showcooking compreso.
L’idea è nata direttamente dalla richiesta di alcune persone, incuriosite dai video su Instagram in cui lo chef ha svelato ricette, consigli e altre curiosità sul mondo degli insetti. Finora lo chef ha servito i suoi menù gourmet in Trentino e in provincia di Vicenza, con l’idea di espandersi e raggiungere anche Lombardia ed Emilia-Romagna. Solitamente consiglia di provare una cena tra amici composta da quattro portate, anticipate da un’introduzione su ciò che i commensali si apprestano a sperimentare.
Protagoniste dei suoi piatti in queste cene sono di solito le larve, dal sapore più delicato, ma non è strano che presenti anche uno dei suoi cavalli di battaglia, i cappelletti ripieni di scamorza affumicata e melanzana, condita con crema di peperoni arrostiti e grilli grigliati. Ogni menu, tuttavia, è concordato assieme ai clienti e può costare all’incirca sui trenta euro a persona.
Per tutti coloro che non si sentono ancora pronti per provare una cena così “insolita”, lo chef propone eventi, sia sul suo canale Instagram sia dal vivo, in cui offre “un assaggio” della sua cucina, un aperitivo o apericena dove sfata i miti infondati sul mangiare gli insetti, presentando le proprietà nutritive dei suoi ingredienti, senza mostrarli sul piatto. Finora nessun commensale si è mai rifiutato di mangiare i suoi piatti. È dunque possibile avvicinarsi gradualmente a grilli, larve e vermi, con la mente aperta e non lo stomaco chiuso.
Fonte: minisfood.com
Foto: Pagina ufficiale Mini's Food (Facebook)
