Fra i vincitori dello scenario pandemico c’è l’industria degli snack e dei prodotti da forno, che registra nel 2020 profitti record.
La Notizia
Nell’infuriare della pandemia, non tutti piangono. È il caso, notoriamente, della GDO e dell’e-commerce, ma anche dell’industria dei prodotti da forno e degli snack, che nel 2020 si appresta a registrare 400 miliardi di dollari di vendite annuali al dettaglio. Lo raccontano i dati di una ricerca Finaria, secondo la quale gran parte del bottino finirà nelle casse delle prime 25 aziende del settore, il cui profitto netto toccherà i 91 miliardi di dollari.La prima in assoluto si chiama Nestlè (101,5 miliardi di dollari di entrate nel 2019), seguono Pepsi Co con 67,2 e Mars.Inc con 35. La nostra Ferrero si posiziona al nono posto con 12,6 miliardi grazie alla Nutella e ai biscotti Keebler. Il valore di Nutella e Nutella To Go era stimato a 92 milioni a inizio dicembre, i biscotti a 100.
Un altro dato arriva dal rapporto Forbes Global 2000, secondo il quale le prime 25 aziende del settore alimentare e delle bevande a maggio avevano già registrato entrate per 815 miliardi di dollari e 91 miliardi di profitto, contro gli 800 miliardi di entrate e gli 80 di profitto del 2019. Anche secondo Forbes Nestlé domina, e non da oggi: già nel 2019 i suoi profitti erano cresciuti del 30% a quasi 13 miliardi, ma la leadership dura da un decennio. Anche qui Pepsi è seconda con 68,2 miliardi di vendite e 7,2 di profitti, davanti a CocaCola con 37,2 miliardi di vendite e quasi 10 di profitti.