Bangkok, con la sua energia inesauribile, non è certo famosa per la quiete. Eppure, basta svoltare nel vialetto che conduce alla villa modernista di Sühring perché tutto cambi. Qui, il frastuono della città si dissolve in un’atmosfera sospesa: un giardino silenzioso, uno stagno di loto che riflette la pioggia, luci soffuse che anticipano una serata fatta di cura, precisione e calma.
Nata da una meticolosa ristrutturazione supervisionata direttamente dai gemelli Thomas e Mathias Sühring, la villa è la prima dichiarazione d’intenti: un ritorno alle origini, ma con uno sguardo pienamente contemporaneo.
Accoglienza come stile
Lo stile Sühring, come attesta Michelin sul suo sito, si percepisce già all’ingresso: sorrisi discreti, gesti misurati, un’attenzione costante e mai invadente. Il servizio scorre con una naturalezza disarmante, risultato di un team affiatato, competente e in grado di trasmettere serenità. È un’ospitalità che riflette perfettamente la filosofia dei due chef: essere impeccabili senza essere rigidi, professionali senza perdere umanità. Il loro apprendimento-base? Nella fattoria dei nonni in Germania, trampolino di lancio per la sperimentazione ai fornelli che ancora oggi lascia traccia nelle pietanze eseguite con le ricette famigliari. La carta dei vini, profondamente legata alla cultura tedesca, prosegue la narrazione con un viaggio tra etichette selezionate e abbinamenti impeccabili, dove ogni scelta ha un significato.

Cucina di memoria e modernità
La cucina dei fratelli Sühring è un ponte tra la Germania della loro infanzia e la Bangkok che li ha accolti come protagonisti della scena gastronomica. Formati nelle cucine più prestigiose d’Europa, i due chef hanno portato con sé un bagaglio tecnico impeccabile e una forte identità familiare, trasformandola in una delle esperienze gastronomiche più raffinate d’Asia. Nel loro Erlebnis Menu, ogni piatto è un frammento di storia riletto in chiave contemporanea: dagli omaggi alla cultura bavarese ai dolci ispirati alle ricette della nonna, tutto parla di radici e precisione, di eleganza e comfort.

Piatti che raccontano
Tra le interpretazioni più sorprendenti spicca la Wildpastete, una pâté en croûte di venison, fegato d’anatra e ciliegia alleggerita da un’eleganza nuova, dove pistacchio e sherry costruiscono una profondità rara. Un piatto tradizionalmente robusto che qui diventa leggero e calibrato. Di pari livello il rombo avvolto da lamelle di zucchina, impreziosito da caviale e accompagnato da una salsa di cozze sottilmente burrosa: un piatto che mostra un controllo tecnico straordinario. La cena chiude il cerchio con Oma Christa’s Eierlikör, un dessert che profuma di casa, infanzia e memoria, accompagnato da piccoli assaggi che celebrano le radici familiari.

La perfezione nella continuità
Sühring è oggi uno dei ristoranti più influenti d’Asia, non solo per il riconoscimento delle Tre Stelle MICHELIN, ma per la capacità di mantenere nel tempo una coerenza rara. Nulla è lasciato al caso: ogni salsa, ogni cottura, ogni gesto del servizio riflette una filosofia salda e una visione chiara. In un contesto gastronomico sempre più orientato allo stupore, Sühring sceglie la via della profondità: raccontare una cucina tedesca moderna, colta, affettiva e calibrata al millimetro. Una cucina che non urla, ma rimane impressa.
