Attualità enogastronomica

Influencer finisce in carcere dopo aver mangiato 7 volte al ristorante senza pagare: la vicenda

di:
Silvia Morstabilini
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Il dine&dash punito dalle autorità: l’influencer cercava di mangiare al ristorante senza sborsare un euro, ma il “conto” è arrivato dopo (ed è stato molto più amaro del previsto).

La notizia

Negli ultimi mesi la città di New York è stata scossa da una vicenda tanto bizzarra quanto rivelatrice: l’arresto di Pei Chung, 35 anni, influencer gastronomica soprannominata dai media la “dine-and-dash diva”, ovvero la “diva del mangia e scappa”. La donna è accusata di aver cenato in numerosi ristoranti di lusso senza poi pagare il conto, una pratica ripetuta che l’ha portata a essere arrestata e bandita da vari locali almeno sette volte dalla fine di ottobre.

Il profilo (costruito ad arte) di una diva del food

Secondo diversi ristoratori, Chung si presentava con abiti costosi, una fotocamera professionale, luci e tutta l’aria di un’importante influencer della scena gastronomica. Questo atteggiamento le ha permesso di attirare rapidamente l’attenzione, non solo per il suo presunto status, ma per il modo in cui riusciva a muoversi con una certa disinvoltura nel mondo della ristorazione di alto livello, come racconta BBC.

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La donna conta 26.000 follower su Instagram, ma l’attenzione mediatica generata da questa vicenda ha fatto parlare di lei più di qualsiasi contenuto pubblicato.

Comportamenti surreali: dalle forbici alle recensioni elogiose

Gli episodi raccontati dal personale dei ristoranti oscillano tra il comico e l’assurdo. Alla celeberrima Peter Luger Steak House, dopo essersi rifiutata di pagare il conto, avrebbe sfoderato oggetti presi dalla borsa, tra cui un paio di forbici, pur di evitare il pagamento. In un altro caso, sarebbe rimasta nel locale per ore, per poi pubblicare una recensione entusiasta del pasto appena consumato — pur non avendolo pagato. Alcuni ristoratori dichiarano che avrebbe proposto recensioni o foto sui social come forma di pagamento, mentre altri affermano che si sarebbe limitata a uscire senza saldare il conto.

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Le accuse e la detenzione a Rikers Island

Ad oggi, Pei Chung si trova nel carcere di Rikers Island, detenuta con una cauzione in contanti di 4.500 dollari. È accusata di molteplici reati minori legati al furto di servizi, e il suo caso solleva serie domande sul ruolo — e sui limiti — dell’influencer marketing all’interno della ristorazione. La storia ha generato un acceso dibattito: quanto un ristorante deve accogliere un influencer? E qual è il confine tra collaborazione e abuso? La vicenda ha portato i ristoratori a riflettere sulle politiche da adottare con i content creator, soprattutto quando chiedono trattamenti privilegiati. Il fondatore del ristorante Hole In The Wall, uno degli esercizi coinvolti, ha raccontato un episodio significativo: quando Chung ha proposto di pagare con fotografie, il ristorante le ha ritirato il piatto. Ci sta dando più visibilità di qualsiasi influencer con cui abbiamo mai lavorato”, ha dichiarato con ironia, aggiungendo che la donna ha comunque pubblicato un post lodando il piatto che non aveva potuto finire.

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Ciò che poteva sembrare solo una storia curiosa sta diventando un caso emblematico di come il mondo degli influencer e della ristorazione sia cambiato: più visibilità che mai, ma anche più vulnerabilità. Il caso Pei Chung potrebbe essere ricordato come una di quelle situazioni limite che costringono un intero settore a rivedere regole e standard.

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