Torino in gioco: dove mangiare, bere e fare colazione durante le ATP Finals.
In copertina: Foto di Jannick Sinner alle precedenti ATP 2024 (LaPresse); antipasto da Broccia
Quando arrivano le ATP Finals, Torino si trasforma. L’eleganza sabauda incontra l’energia cosmopolita del tennis mondiale, le vie si accendono di lingue diverse e la città, improvvisamente, brilla. Ma non è solo il Pala Alpitour a ospitare i grandi match: anche tra i tavoli, i banconi e i caffè della città si gioca una partita importante — quella del gusto.

Torino oggi è una capitale gastronomica in fermento, capace di unire la sua tradizione austera con una nuova leggerezza, fatta di creatività, giovani chef e luoghi che sanno parlare il linguaggio del tempo. Ecco dove mangiare, bere e fare colazione durante le ATP: indirizzi scelti non solo per la qualità, ma per l’anima.
COLAZIONI CON CARATTERE
Baratti & Milano

Piazza Castello 29 – Galleria Subalpina
Il fascino di Torino inizia da qui, tra stucchi dorati e il profumo di crema pasticcera. Baratti & Milano è l’essenza della colazione sabauda: cioccolata calda, bignole e cappuccini serviti su vassoi d’argento. Un luogo che racconta la città meglio di qualunque guida turistica.
Cosa provare: cioccolata calda con panna e frollini alla nocciola.
Perché andarci: per vivere la Torino delle origini, quella che non passa mai di moda.
Orso Laboratorio del Caffè

Via Berthollet 30h – San Salvario
Un piccolo altare dedicato al caffè di ricerca. Qui le estrazioni raccontano storie di terre lontane, e i baristi diventano narratori di aromi e acidità. Minimalista ma caldo, Orso è il posto giusto per iniziare la giornata con ritmo e precisione.
Cosa provare: filtro etiope e brioche integrale.
Perché andarci: perché il caffè, a Torino, è cultura e curiosità.
- Caffè San Carlo

Piazza San Carlo 156 – Centro
Sontuoso, teatrale, impeccabile. Il Caffè San Carlo è un salotto più che un bar, dove il tempo scorre con lentezza tra velluti, ori e caffè serviti con eleganza d’altri tempi. La colazione qui è un rito: brioche perfette, confetture di frutta, cappuccini serviti come opere d’arte.
Cosa provare: Bauletto gianduia, zucca e amaretto, il pangocciolo ricotta e pera e il cappuccino con cannella.
Perché andarci: per immergersi nella Torino aristocratica, senza rinunciare al gusto.
- Forno Perino

Via Cavour 10 – Centro
Profumo di pane appena sfornato e burro che si scioglie. Forno Perino è il paradiso dei lievitati torinesi: croissant fragranti, focacce leggere, brioche d’autore. Un indirizzo autentico, sempre pieno di torinesi, dove la qualità è una promessa mantenuta ogni mattina.
Cosa provare: il pane alla frutta, i torcetti, un croissant al burro e cappuccino di latte intero.
Perché andarci: perché la semplicità, quando è perfetta, diventa emozione.
PRANZI VELOCI MA CON STILE
- Broccia Bistrot

Via Stampatori 10 – Centro Storico
Cucina limpida, elegante, quasi silenziosa. Broccia è una tavola femminile e precisa, dove la materia prima parla da sola. Piatti stagionali, tecnici ma gentili: il luogo perfetto per chi ama il gusto essenziale, senza eccessi.
Cosa provare: il vitello tonnato al punto rosa con salsa all’antica maniera, il piatto del barotto
Perché andarci: perché la semplicità, quando è fatta bene, è una forma d’arte.
- Poormanger

Via Maria Vittoria 36/B – Centro
La patata ripiena diventa un cult cittadino. Tradizione reinventata con ingredienti piemontesi e salse homemade, ambiente giovane e conviviale.
Cosa provare: patata ripiena con porcini, fonduta di gorgonzola e noci
Perché andarci: perché anche una patata può raccontare il Piemonte con gusto.
- Tellia – Pizzeria in teglia alla romana

Via Maria Vittoria 20 – Centro
Una pizzeria che riscrive la tradizione con leggerezza e precisione. Tellia propone una “pizza in teglia alla romana” fatta con farine macinate a pietra, impasti ad alta idratazione e lunga lievitazione che garantiscono digeribilità e consistenza inconfondibile. La filosofia del locale punta sulla qualità delle materie prime: ingredienti stagionali, filiera corta, lavorazioni curate.
Il pizzaiolo Enrico Murdocco ha saputo portare questa visione a Torino, diventando riferimento nel panorama delle pizzerie d’élite.
Cosa provare: pizza “Carbonara” con guanciale La Granda, pecorino romano e zabajone salato; la Margherita 2.0 Polpa di pomodoro biologica, burrata, pomodorini confit, scaglie di parmigiano reggiano, basilico biologico, olio Evo.
Perché andarci: perché qui la pizza è arte popolare elevata: accessibile ma raffinata, perfetta per una pausa gourmet tra match e passeggiate a Torino.
CENE
- Condividere – Ristorante Stellato

Via Bologna 20 – Quartiere Aurora
Un’esperienza gastronomica che unisce talento e convivialità: Condividere è il ristorante stellato che porta la filosofia di Ferran Adrià a Torino, grazie alla visione di Federico Zanasi.
Qui il concetto di “condivisione” diventa concreto: ogni piatto è pensato per essere vissuto insieme, raccontando il territorio con un linguaggio creativo e contemporaneo.
L’ambiente è luminoso, elegante e moderno, senza rigidità, mentre il servizio accompagna ogni portata come un racconto studiato nei dettagli.
Cosa provare: Gelato al parmigiano "Bob Noto", Insalata di verdure alla brace, Risoni in placchetta… come un arroz con brodo di anguilla, Seppia e kimchi di lattuga.
Perché andarci: perché ogni visita a Condividere è una lezione di tecnica, armonia e piacere condiviso — un vero stellato accessibile e conviviale.
- Guarini Ristorante

Via Guarino Guarini 1/B – Centro
C’è un’eleganza sottile che percorre ogni dettaglio di Guarini, il ristorante che ha saputo imporsi tra i nuovi indirizzi più interessanti di Torino. Un luogo dove la cucina parla un linguaggio essenziale, attento alla materia prima, con piatti che uniscono tecnica e calore umano. L’atmosfera è raffinata ma non impostata: legno, luce soffusa, servizio gentile. In carta, una cucina che parte dal territorio e lo traduce in chiave moderna, con accenti vegetali, texture leggere e sapori che non gridano, ma restano. È il ristorante giusto per una cena dopo le ATP, quando si cerca un’esperienza sincera, curata, mai eccessiva.
Cosa provare: riso, robiola, lardo e ibisco o gli gnocchi di patate al blu del Moncenisio con mandorle tostate
Perché andarci: perché Guarini è il volto elegante della nuova cucina torinese — colta, precisa, ma capace di emozionare.
- Scannabue

Largo Saluzzo 25/h – San Salvario
Cucina piemontese contemporanea e servizio accogliente. Tradizione reinterpretata con leggerezza e attenzione al dettaglio.
Cosa provare: vitello tonnato e plin al burro e salvia.
Perché andarci: per ritrovare la sostanza della buona cucina.
- Antiche Sere – Ristorante

Via Sant’Anselmo 25 – Torino
Tradizione, materia prima e un’atmosfera che sa di casa. Antiche Sere è uno di quei ristoranti torinesi che raccontano il Piemonte senza bisogno di proclami: piatti di territorio, stagionali, preparati con cura e rispetto per le materie prime. L’ambiente è caldo e accogliente, con legno e luci soffuse, perfetto per cene conviviali o incontri gastronomici più intimi. La cucina si muove tra piatti classici reinterpretati con delicatezza e proposte creative che valorizzano il gusto autentico degli ingredienti.
Cosa provare: tajarin al ragù bianco di coniglio; brasato al Barolo; dessert della tradizione piemontese.
Perché andarci: perché Antiche Sere è il perfetto equilibrio tra radici, qualità e atmosfera, un indirizzo che emoziona senza ostentazione.
- Muro – Osteria

Via Francesco Cigna 114/E – Barriera di Milano
Un indirizzo che racconta Torino con semplicità e autenticità. Muro – Osteria unisce la tradizione dei piatti piemontesi con una sensibilità contemporanea, valorizzando ingredienti locali e stagionali. L’ambiente è caldo, accogliente, con un design essenziale che lascia spazio al cibo di raccontare la propria storia. Perfetto per una cena conviviale o un pranzo sostanzioso tra un match e l’altro, dove gusto e atmosfera si incontrano senza fronzoli.
Cosa provare: l’ossobuco alla romana, o il crostino con Salsiccia di Bra, Caprino e Fichi.
Perché andarci: perché Muro è l’osteria contemporanea che sa unire calore, tradizione e creatività, perfetta per chi cerca autenticità e qualità.
- Dispensa

Galleria Subalpina, 21 – Centro
È un locale su due piani che unisce enoteca, gastronomia e cocktail bar. Al piano terra c’è il banco gastronomia (in collaborazione con Costardi Bros) con piatti caldi e freddi della tradizione piemontese. Al piano superiore il cocktail bar, con vista sulla Galleria Subalpina e atmosfera più lounge.
Cosa provare: vitello tonnato, acciughe al verde, insalata di polpo e patate.
Perché andarci: buona idea per un aperitivo o una pausa tra un match e l’altro: posizione centrale, elegante ma non fuori portata.
- Madama Piola Vini e Piattini

Via Luigi Tarino, 11 - Quartiere Vanchiglia
È il format “Vini e Piattini” del più noto locale piemontese, pensato per una cucina piemontese rivisitata in formato “piattini” o tapas. Ambiente informale ma curato, perfetto per condividere più piatti, bere bene, fare aperitivo/cena.
Cosa provare: il brunch nel fine settimana o i piatti tipici come vitello tonnato, plin al sugo d’arrosto, acciughe in salsa verde
Perché andarci: Perché hanno una buona selezione di vini regionali, incluse possibilità al bicchiere ed è ideale se vuoi provare cucina piemontese in versione “leggera” o da condividere.
- Ristorante Del Cambio

Piazza Carignano 2, 10123 Torino (centro storico)
Un ristorante storico, fondato nel 1757, che unisce eleganza d’altri tempi e cucina piemontese d’eccellenza. Gli interni sono ricchi di dettagli, boiserie, opere d’arte contemporanea integrate negli spazi storici. Ad accogliervi una cucina piemontese contemporanea che rispetta la tradizione ma introduce tecnica e creatività.
Cosa provare: Gran antipasto piemontese, Minestra di Riso con funghi, Piccione alla Marengo con bisque e tartufo.
Perché andarci: Ha ospitato personaggi illustri come Camillo Benso Conte di Cavour e re Vittorio Emanuele II. Mangiare qui significa immergersi nella storia torinese mentre si gusta della buona della cucina piemontese.