Chef

Stephen Starr: “Lavoravo 14 ore al giorno, ora ho 43 ristoranti. È con la gavetta che cresci”

di:
Silvia Morstabilini
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copertina stephen starr

Il celebre ristoratore di Philadelphia, vincitore del James Beard Award, torna alle sue radici sul lungomare di Atlantic City, portando con sé l’esperienza che ha trasformato Philadelphia in una delle capitali gastronomiche degli Stati Uniti. Per Starr, il lungomare non è solo una passerella di legno e turisti, ma il luogo in cui, da adolescente, ha imparato il mestiere, vendendo T-shirt e souvenir sotto il sole estivo. “Ho imparato tutto sul business stando su quel lungomare — ha dichiarato a Business Insider— Hai visto il meglio e il peggio delle persone, e il meglio e il peggio di te stesso.”

Un impero gastronomico in continua evoluzione

Da quel primo contatto con il commercio, Starr ha costruito un vero impero: 43 ristoranti in sei città tra cui Philadelphia, New York e Washington, DC. Negli anni ’90 e fino ai primi anni 2010, ha rivoluzionato la scena gastronomica di Philadelphia, trasformandola da città nota per i cheesesteak a meta culinaria di livello internazionale. Con locali iconici come il Continental Restaurant and Martini Bar, Buddakan e Morimoto, Starr ha combinato alta cucina e teatralità, creando esperienze che andavano oltre il semplice pasto.

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L’approccio ai nuovi ristoranti: accessibile ma curato

Dopo aver aperto e chiuso diverse sedi ad Atlantic City a causa della pandemia e del calo dei visitatori, Starr torna sul lungomare con una strategia diversa. All’interno dell’Ocean Casino Resort ha ideato due nuovi locali: Sunny’s, ristorante brunch luminoso e invitante, e Chez Frites, un classico bistro con menu prix fixe. Entrambi puntano a un’offerta più semplice, accessibile, ma curata nei dettagli, senza il marchio evidente di celebrity chef. “Vogliamo ristoranti per tutti, con un po’ più di attenzione culinaria,” spiega Starr, differenziandosi dai grandi nomi presenti in città come Gordon Ramsay o Guy Fieri.

stephen starr atlantic city restaurants
 

Atlantic City: tra sfide e rinascita

La città, colpita da uragani, pandemia e crescente concorrenza, sta vivendo una fase di rilancio grazie a investimenti multimilionari in hotel, casinò e ristorazione. L’Ocean Casino Resort, in particolare, ha investito nella qualità e nell’esperienza degli ospiti, puntando su un’offerta gastronomica di alto livello e su un’atmosfera aperta e accogliente. Starr vede in questo contesto la possibilità di valorizzare la città come destinazione culinaria, valorizzando le risorse locali e l’esperienza all’aperto, specialmente sul mare.

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Una visione per il futuro

Con i nuovi ristoranti, Starr non cerca solo il successo commerciale: il suo obiettivo è creare un punto di riferimento per la gastronomia ad Atlantic City. Vuole attrarre foodies dalle città vicine come Philadelphia e New York e offrire esperienze gastronomiche memorabili anche ai residenti. Tuttavia, ammette che il rilancio della città richiede una visione più ampia e coordinata: “Fare le cose a pezzi non funziona. Serve un grande progetto per Atlantic City.”

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