Ospitalità di charme Vegetariani e Vegani

Hotel Lac Salin, un unicum a Livigno: dalla Spa alpina al gourmet veg sopra i 1800 m

di:
Silvia Morstabilini
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Ci sono luoghi che non sono semplici destinazioni, ma esperienze da vivere e custodire. L’Hotel Lac Salin Spa & Mountain Resort****S di Livigno è uno di questi: un rifugio elegante nel cuore delle Alpi Retiche, dove il legame con la natura, la storia di una famiglia e l’arte dell’ospitalità si fondono in armonia. Qui, a 1.816 metri, la natura non è soltanto uno sfondo ma diventa protagonista: entra negli spazi, ispira la cucina, plasma i gesti dell’ospitalità. A Livigno, il progetto Lungolivigno della famiglia Giacomelli ha costruito un piccolo universo fatto di alberghi, boutique e ristoranti che raccontano, con la stessa voce, il legame tra tradizione e futuro.

La danza gentile dell’ospitalità

La storia inizia negli anni ’60, quando Emilio – detto Milio – e sua moglie Domenica intuiscono il potenziale di un paese che allora era ancora un villaggio di montagna. Dal primo hotel Concordia alla boutique di pelletteria Renna Sport, fino alla creazione della Lungolivigno SpA, ogni passo della famiglia è stato mosso da visione, coraggio e amore per la propria terra.

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Il Lac Salin Spa & Mountain Resort ne è l’espressione più compiuta: un luogo che interpreta la montagna con la delicatezza di una “danza di gentilezza”. Le camere, luminose e rivestite di legno, dialogano con il paesaggio esterno. Gli spazi comuni invitano al silenzio e alla convivialità. Ogni dettaglio sembra pensato per accompagnare l’ospite a ritrovare il piacere dell’essenziale.

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Accanto al benessere e al relax, il resort si distingue anche per i servizi dedicati agli sportivi, che fanno di Livigno una meta privilegiata per l’outdoor. D’inverno gli amanti dello sci e dello snowboard possono contare su ski room attrezzate e accessi rapidi agli impianti, mentre in estate la struttura diventa base ideale per escursionisti, ciclisti e trail runner. Non mancano il bike room riscaldato con officina dedicata, il servizio di lavanderia tecnica e i percorsi personalizzati pensati per chi vuole esplorare la valle in modo attivo. È un’ospitalità che guarda non solo al comfort, ma anche alla performance, valorizzando la vocazione sportiva di un territorio che da sempre è palestra naturale d’eccellenza.

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La Spa: rigenerarsi nel cuore della natura

Se l’hotel è rifugio, la Lac Salin Spa è il suo cuore pulsante. Oltre 1.200 metri quadrati dedicati al benessere, ispirati all’elemento che dà nome alla struttura: un lago salino e minerale a 3.000 metri di quota, da sempre simbolo di purezza.

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Qui l’acqua diventa rito: la piscina coperta, la vasca salina e i percorsi di calore scandiscono un tempo lento e rigenerante. Le erbe alpine, raccolte e lavorate nella “Apotheke” interna, trasformano massaggi e trattamenti in esperienze olfattive e sensoriali che richiamano i boschi circostanti. È un modo diverso di vivere la montagna: non solo camminando tra i suoi sentieri, ma respirandola, assaporandola, lasciandola entrare sottopelle.

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Stua da Legn: il respiro della montagna nel piatto

All’interno dell’universo Lungolivigno, la cucina ha un ruolo centrale. Il ristorante Stua da Legn, guidato dall’Executive Chef Andrea Fugnanesi, è un unicum nel panorama livignasco: il primo ristorante 100% vegetariano e vegano della valle. Qui la montagna si racconta attraverso il mondo vegetale. Gli ortaggi dell’orto alpino, le erbe spontanee, i prodotti locali diventano materia viva di una cucina plant-based che unisce creatività, estetica e consapevolezza. È un percorso che non rinuncia alla tecnica e all’eleganza, ma che mantiene intatta la purezza dell’ingrediente.

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Il Menu Cima è un viaggio che esplora la biodiversità e la stagionalità con un approccio olistico. L’Uovo a doppia cottura con fonduta di Castelmagno e saraceno soffiato è un abbraccio tra comfort food e precisione tecnica: consistenze contrastanti che creano un equilibrio rassicurante, ma sorprendente. Lo Yakitori di melanzana avvolta in pane naan con gel di basilico viola e teriyaki al pino mugo è una dichiarazione di intenti: contaminazione culturale e radici alpine in un boccone, tra affumicature delicate e note aromatiche balsamiche.

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Lo Spaghettone Monograno Felicetti alla brace con umami di cardoncelli e zabaione di Grana 36 mesi porta in tavola la forza del bosco, amplificata da tecniche di concentrazione del gusto. La Lattuga grigliata con passatina di fave e gel di prezzemolo mostra come un ingrediente umile possa diventare protagonista in un gioco di consistenze e freschezze. Infine, le Variazioni di pastinaca sono pura poesia: dal cremoso vellutato alle chips croccanti, fino al gelato di betulla che rinfresca e sorprende, il tutto reso ancora più elegante da nocciole sabbiate e foglie di cioccolato.

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Il percorso è accompagnato da una proposta inedita: tisane create in sinergia con la Spa dell’hotel, che collegano idealmente cucina e benessere. A completare il quadro, la carta vini curata dal restaurant manager Giuliano Cava, che alterna etichette iconiche a selezioni ricercate. La sala stessa è parte integrante del racconto: la stufa in maiolica, i legni profumati e l’atmosfera raccolta evocano l’antica tradizione della stua, luogo di calore e condivisione nelle case alpine. Qui ogni pasto diventa rituale, connessione autentica con la natura e con il tempo, in un intreccio di memoria e contemporaneità.

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Stua Noa: il gusto diventa arte

Accanto alla Stua da Legn, la famiglia Lungolivigno ha dato vita a un’altra esperienza esclusiva: la Stua Noa Fine Dining, con soli cinque tavoli e un approccio intimo e visionario. Il nome significa “Stanza Nuova” in dialetto livignasco, ma custodisce l’eco delle antiche stue contadine, dove ci si ritrovava a fine giornata. Oggi quella stessa atmosfera si trasforma in un contesto raffinato, dove la cucina dell’Executive Chef Andrea Fugnanesi si spinge verso esiti più audaci, al confine con l’arte contemporanea.

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Qui i menu degustazione diventano racconti: la Concordia Experience, la Mountain Experience o il Menu a Mano Libera propongono un intreccio di tradizione e innovazione. I piatti sono opere di equilibrio e sorpresa. Il Carpaccio di filetto dry-aged quattro mesi con umeboshi di prugna e chips di levistico esprime la precisione tecnica della frollatura e l’uso di acidità calibrate. Il Tataki di salmerino al mosto d’uva e chips di verza è un incontro tra freschezza e profondità, dove il territorio alpino incontra suggestioni giapponesi.

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Il Pacchero Monograno Felicetti mantecato al missoltino con spuma di kimchi di mela è forse il piatto manifesto: memoria lacustre e fermentazioni contemporanee, unite in un gioco sapido e umami. La Lepre andata e ritorno, tra roll con cuore di erbe e wafer ripieno di fegatini, è un doppio racconto, quasi teatrale, che mette in scena due anime della stessa materia. In chiusura, i Sapori di Montagna trasformano la tradizione dolciaria locale in un dessert evocativo, con bisciola, fichi secchi e noci a richiamare il ritmo delle stagioni.

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Stua Noa è un luogo che dimostra come la cucina possa diventare linguaggio artistico, senza mai recidere il legame con la tradizione. Un equilibrio sottile tra memoria e visione, che fa di ogni piatto un frammento di racconto arricchito dalla giusta dose di follia.

Un filo rosso tra ospitalità e cucina

All’Hotel Lac Salin e nei ristoranti Stua da Legn e Stua Noa, ospitalità e gastronomia si intrecciano in un racconto coerente. Da un lato il rifugio alpino che invita alla lentezza e al benessere; dall’altro, la cucina di Andrea Fugnanesi, capace di trasformare ingredienti vegetali e prodotti locali in esperienze sensoriali uniche.

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È un modello di accoglienza che celebra la montagna in tutte le sue forme: nell’architettura, nel benessere, nella cucina. Un equilibrio raro, che porta Livigno sulla mappa non solo come destinazione turistica, ma come laboratorio di futuro, dove natura e innovazione camminano di pari passo sia nell’ospitalità che nell’enogastronomia.

Contatti

Hotel Lac Salin Spa & Mountain Resort

Via Saroch, 496/D, 23041 Livigno, SO

Telefono: 0342 990166

Sito web

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