Aaron Rutigliano, proprietario pugliese, abbassa la serranda dopo 15 anni, citando la Brexit e un mutato scenario europeo della capitale britannica. Prevede un "ritorno a casa" tra Milano e Roma.
La notizia
Un fulmine a ciel sereno ha colpito la scena gastronomica italiana a Londra. Il ristorante Gola, per quindici anni un punto di riferimento della cucina della Penisola nel Regno Unito (nonché frequentatissimo da calciatori e celebrità dello star system), ha chiuso i battenti in modo inatteso. Dietro la drastica scelta c'è la riflessione del titolare pugliese Aaron Rutigliano, che negli ultimi tempi ha maturato una decisione tanto sofferta quanto ponderata. L'epilogo di questa storia di successo, che aveva trasformato Gola in un vero e proprio emblema dell'eccellenza nostrana oltreconfine, è da ricercare in due fattori principali evidenziati da Rutigliano: gli effetti prolungati della Brexit e il percepito declino di Londra come autentica "capitale europea."
Nonostante lo scoramento per l'epilogo di un progetto durato un decennio e mezzo, Rutigliano guarda ora al futuro, proiettandosi verso l'Italia in un'ottica di nuove opportunità. La prospettiva? Un ritorno a casa in piena regola:"Sono triste di aver abbandonato Londra dopo tanti anni, ma non vedo l’ora di ricominciare in Italia, per un’altra eccitante avventura," ha dichiarato Rutigliano in un'intervista a Repubblica.
La chiusura di Gola non è solo la fine di un ristorante, ma un ulteriore, significativo indicatore delle ripercussioni che i cambiamenti geopolitici e fiscali stanno avendo sul tessuto imprenditoriale italiano all'estero, spingendo figure di successo come Rutigliano a tornare nel proprio paese di origine. Del resto, l'imprenditore non nasconde il suo ottimismo per le nuove prospettive di crescita nel Belpaese, ritenuto oggi più dinamico e attrattivo per gli investimenti e i talenti internazionali: "Oramai soprattutto Milano e anche Roma sono le nuove capitali europee in Italia: molti stranieri, in gran parte britannici, si stanno trasferendo qui per gli sgravi fiscali, come mi conferma anche il mio avvocato, che si occupa proprio di questo. Sono realtà vive e dinamiche."
