“Traiamo una soddisfazione suprema dai delicati sapori del Giappone e dal calore della cucina italiana, e desideriamo unire queste forze culinarie”. Anche nell’interpretazione del tiramisù!
Lo chef
Nato e cresciuto nella capitale del Canada, con radici che affondano nella cultura francese e giapponese, lo chef Joël Watanabe incarna l'essenza multiculturale di Vancouver. La sua cucina è un'espressione della sua duplice eredità e della vibrante diversità per cui il Canada è rinomato, celebrando un approccio culinario che va oltre i confini tradizionali. Watanabe è il genio creativo dietro due dei ristoranti più acclamati di Vancouver. Ma c’è di più: da un decennio, il suo ristorante stellato Kissa Tanto fonde sapientemente la cucina giapponese e quella italiana, proponendo piatti innovativi e raffinati.


“Traiamo una soddisfazione suprema dai delicati sapori del Giappone e dal calore della cucina italiana, e desideriamo unire queste forze culinarie. Perché no? Non sono forse anime gemelle con il loro amore reciproco per riso e crudi? Pensate ai freschi ed eleganti carpacci, alle croccanti insalate, alle paste e alle carni ricche e tenere. E mentre mangiamo, berremo! Passeremo dal Singapore Sling al Barolo, sorseggeremo piccoli bicchieri di pregiato sakè e freschi bicchieri di birra”- si legge sul sito del ristorante. Del resto, creazioni audaci come il tiramisù al tofu aromatizzato alle prugne gli hanno valso una Stella MICHELIN, ogni anno sin dal debutto della Guida MICHELIN a Vancouver. Un altro suo locale, Bao Bei, è un punto di riferimento da 15 anni e offre una cucina cinese rivisitata con tecniche francesi, tanto da essere raccomandato anch'esso dalla Rossa. Entrambi i ristoranti sono accomunati dalla passione per gli ingredienti locali di alta qualità, come i funghi selvatici e il sedano rapa locale.


Secondo lo chef, interpellato qui proprio da Michelin, la scena gastronomica di Vancouver è eccezionale, con una densità di ristoranti di alto livello che supera di gran lunga la media in rapporto alla popolazione. Descrive la cucina canadese come "un vero miscuglio di cibo internazionale", che riflette l'identità multiculturale della nazione. Quando non è ai fornelli, Watanabe apprezza la semplicità. Tra i suoi luoghi preferiti a Vancouver, cita La Quercia per la cucina italiana, il piccolo ristorante vietnamita Le Pho per i piatti comfort, e Magari by Oca, un pastificio che era gestito dal suo ex sous-chef. Per un'esperienza più classica, consiglia Bao Bei, spesso menzionato tra i cinque ristoranti imperdibili della città.

Guardando al futuro, lo chef Watanabe si dichiara aperto a nuove possibilità e collaborazioni in tutto il mondo, spinto dal suo amore per i viaggi. La sua eredità, tuttavia, non si limiterà solo alla sua abilità culinaria. Aspira a essere ricordato come uno chef che, pur esigente, è diventato più gentile e paziente con il tempo, un buon leader per il suo team e un buon padre. Il suo obiettivo è lasciare un segno non solo nella ristorazione, ma nel modo in cui le persone percepiscono il cibo.
