Attualità enogastronomica Food&wine

Girona: “10€ solo per prenotare un tavolo, c’è il sovrapprezzo”. Locale aizza le critiche

di:
Silvia Morstabilini
|
copertina tassa prenotazione 10 euro ristorante

A Cap de Creus, in provincia di Girona, un ristorante è finito al centro di una polemica che sta facendo discutere tutta la Catalogna. Il motivo? La decisione di chiedere 10 euro a persona per la prenotazione di un tavolo, senza però restituire né scontare la cifra dal conto finale. Una politica che molti clienti hanno giudicato inaccettabile e che, secondo la legge, potrebbe rivelarsi addirittura illegale.

La denuncia e l’intervento delle autorità

Il caso è emerso dopo la segnalazione di un ascoltatore alla trasmissione radiofonica El matí de Catalunya Ràdio. Nel corso del programma, gli esperti hanno ricordato che la normativa vigente permette ai ristoranti di chiedere un anticipo sulle prenotazioni, ma con una condizione precisa: l’importo deve essere detratto dal prezzo complessivo dei servizi. In caso contrario, si configurerebbe come pratica scorretta. La denuncia, sottolinea La Vanguardia, ha spinto l’Agència Catalana del Consum ad aprire un’indagine. Il direttore Isidor García ha parlato con chiarezza: “Se riceveremo una denuncia formale, apriremo un procedimento sanzionatorio. È una clausola abusiva e inaccettabile dal punto di vista legale”.

Le lamentele dei clienti

La radio catalana ha riportato non solo la denuncia diretta, ma anche diverse recensioni online di clienti insoddisfatti. Molti raccontano di essersi sentiti “truffati” e definiscono il pagamento extra come qualcosa di “semplicemente vergognoso”. Alcuni si dicono sorpresi che una pratica del genere possa essere applicata in una zona turistica di grande richiamo come Cap de Creus.

tassa prenotazione 10 euro ristorante 1
 

Le giustificazioni del ristorante

Dal canto suo, il ristorante ha provato a spiegare le ragioni di questa scelta. Secondo i gestori, i 10 euro rappresentano “spese di gestione” legate esclusivamente ai mesi di luglio e agosto, quando il locale deve far fronte a un’enorme affluenza di turisti. Per garantire le prenotazioni, il ristorante si affida infatti a una piattaforma esterna a pagamento, che permette di organizzare meglio i tavoli ed evitare disguidi.

Il contributo dei clienti, sostengono i responsabili, servirebbe quindi a coprire i costi di questo servizio aggiuntivo. Negli altri mesi dell’anno, quando la pressione turistica è minore e il software non viene utilizzato, la somma versata per la prenotazione viene regolarmente detratta dal conto finale. “Se la prenotazione fosse per settembre – hanno dichiarato – i 10 euro sarebbero scontati dal ticket”.

I limiti della legge

Nonostante queste spiegazioni, le autorità hanno ribadito che la pratica non è conforme alle regole. “Far pagare un servizio di prenotazione senza detrarlo dal conto – ha spiegato García – non è valido legalmente, indipendentemente dal mese in cui avviene”. La normativa consente invece ai ristoratori di stabilire penali in caso di cancellazione da parte del cliente, purché siano proporzionate e chiaramente indicate al momento della prenotazione. In altre parole, un ristorante può chiedere una somma come compensazione, ma deve specificare con trasparenza le condizioni e garantire che l’importo sia giustificato.

tassa prenotazione 10 euro ristorante 3
 

Trasparenza e fiducia

Il caso di Cap de Creus riapre il dibattito sul rapporto tra ristoratori e clienti, soprattutto in località turistiche molto frequentate. Gli esperti sottolineano che la trasparenza è l’elemento chiave per evitare fraintendimenti e conflitti: i clienti devono sapere in anticipo se verrà chiesta una somma per la prenotazione, se sarà detratta dal conto e quali sono i termini per eventuali cancellazioni. Secondo l’Agència Catalana del Consum, ogni pratica che non rispetti queste regole rischia di minare la fiducia del consumatore, danneggiando non solo il singolo locale, ma l’immagine dell’intero settore.

Una questione di immagine

Al di là degli aspetti legali, la vicenda mette in luce un problema di reputazione per il ristorante coinvolto. In un’epoca in cui recensioni e commenti online hanno un peso enorme, anche un singolo episodio può compromettere la credibilità di un’attività. Le lamentele dei clienti, amplificate dai social e dai media, rischiano di lasciare un segno più profondo della sanzione amministrativa stessa.

Ultime notizie

mostra tutto

Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta