Top Hotel Guida Michelin

I 5 hotel più spettacolari del mondo secondo MICHELIN

di:
Silvia Morstabilini
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Atlantis The Royal 2

Oggi gli hotel non sono più solo luoghi in cui pernottare, ma spazi pensati per regalare esperienze totali. I migliori esempi di architettura e design nel settore dell’hospitality trasformano il soggiorno in un viaggio immersivo: strutture che si fondono con la natura, grattacieli futuristici che ridisegnano lo skyline urbano, resort che dialogano con l’ambiente circostante senza comprometterne l’equilibrio. La Guida MICHELIN ha selezionato cinque hotel straordinari come candidati al primo Architecture & Design Award, veri capolavori che ridefiniscono i confini dell’ospitalità di lusso.

Atlantis The Royal: il quartiere sospeso di Dubai

Nel cuore di una delle metropoli più spettacolari al mondo, il nuovo Atlantis The Royal ridefinisce l’idea di grattacielo. La sua struttura, composta da sei torri collegate da blocchi terrazzati e aggettanti, sembra un gigantesco puzzle futuristico che crea spazi sempre diversi, aperti e ombreggiati. Le camere, chiamate Skyscapes e Seascapes, richiamano la storia di Dubai e il suo legame con l’acqua. Con i suoi 795 alloggi, 15 ristoranti e un impressionante skybridge sospeso, questo hotel non è solo un’icona estetica, ma un vero microcosmo verticale.

Atlantis The Royal
 

Shebara Resort: le “perle” galleggianti dell’Arabia Saudita

Parte del Red Sea Project, il Shebara Resort porta l’esperienza delle ville sull’acqua in una nuova dimensione sostenibile. Le sue 73 unità, progettate come perle scintillanti, sono state costruite off-site e installate direttamente sulla barriera corallina per minimizzare l’impatto ambientale. 38 di esse galleggiano sull’acqua, sostenute da colonne sottilissime. Completamente autosufficiente grazie a energie rinnovabili e sistemi avanzati di desalinizzazione, il resort è un esempio di lusso responsabile. Gli interni minimalisti, con acciaio e arredi su misura, riflettono la stessa leggerezza e brillantezza delle strutture esterne.

Shebara Resort
 

Rosewood São Paulo: la foresta verticale

Nella frenetica São Paulo, il Rosewood emerge come un’oasi verde. La sua torre giardino di 93 metri è rivestita da oltre 10.000 alberi autoctoni della Mata Atlântica, trasformandosi in un manifesto architettonico contro l’urbanizzazione incontrollata. Parte di un progetto di rigenerazione urbana, il Rosewood unisce la storia brasiliana con un futuro sostenibile. Le camere e le aree comuni celebrano materiali locali e ospitano oltre 450 opere di artisti brasiliani, in un perfetto equilibrio tra memoria e modernità.

Rosewood Sao Paulo
 

Benesse House: il museo in cui si dorme

Situato sull’isola giapponese di Naoshima, il Benesse House firmato da Tadao Ando è un esperimento architettonico unico: unire museo e hotel in un solo spazio. I suoi quattro edifici — Museum, Oval, Park, Beach — offrono ambienti che sfumano i confini tra arte, architettura e paesaggio. Camere minimaliste con grandi vetrate permettono agli ospiti di vivere in prima persona l’interazione tra natura e design, trasformando ogni soggiorno in un’esperienza artistica.

Benesse House
 

Villa Nai 3.3: il lusso invisibile della Croazia

Sull’isola di Dugi Otok, in Croazia, Villa Nai 3.3 è un esempio radicale di architettura integrata nel paesaggio. Scavata nella collina e costruita con la pietra locale, la struttura è quasi invisibile tra ulivi secolari. Il design richiama le antiche tecniche di muro a secco, in un dialogo costante con la tradizione mediterranea. Le otto camere sono rifinite con marmo italiano e legni naturali, in linea con la filosofia eco-luxury che contraddistingue l’hotel. Il risultato è un rifugio esclusivo dove lusso e sostenibilità si fondono perfettamente.

Villa Nai 33
 

L’ospitalità del futuro

Questi cinque hotel dimostrano che il vero lusso non risiede soltanto nell’opulenza o nello spettacolo, ma nella capacità di offrire esperienze autentiche e trasformative. Architettura e design diventano strumenti narrativi che raccontano un territorio, una cultura, un modo diverso di vivere il viaggio. Con il nuovo MICHELIN Architecture & Design Award, l’ospitalità entra in una fase in cui l’edificio stesso è parte integrante del viaggio — un’opera d’arte da abitare, più che un semplice luogo dove soggiornare.

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