Con la sua riapertura, il Caffè Nazionale non è solo un locale che torna a vivere, ma un autentico punto di riferimento per l'intera comunità di Arzignano: un cuore pulsante che riprende a battere nel centro della città.
Crediti fotografici: Mikael Olsson
La storia di Arzignano ha scritto un nuovo capitolo con la riapertura dello storico Caffè Nazionale. Più che un semplice locale attivo all day long, immaginate di entrare in un ambiente intriso di passato, riportato al suo splendore grazie a un minuzioso restauro conservativo e a un progetto di riqualificazione. Un’operazione che ha riconsegnato alla comunità un vero e proprio emblema della vita cittadina, pronto ad animarsi intorno alla piazza principale.


Il locale, fresco di restyling, abbraccia la modernità ed è concepito per animare ogni momento della giornata: lo si trova sempre aperto, dalle prime luci dell'alba fino a tarda notte. Un unicum già solo per l’orario continuato dalle 7:00 alle 24:00, esteso fino all'una nel fine settimana. Così l’antico Caffè Nazionale ambisce a divenire un punto di riferimento poliedrico, capace di ospitare tante fasce di clientela, dalla colazione al dopocena, passando per lunch break, aperitivi e cene. Ma cosa aspettarsi dalla proposta food?

Un menu territoriale, ma con influenze dal mondo, all'insegna della qualità e della convivialità
Un crocevia di bellezza, storia, cultura e -naturalmente- gusto: la filosofia che anima oggi il Caffè Nazionale, dal “nuovo imprinting” dello scorso novembre, si traduce in una rigorosa selezione di materie prime d'eccellenza, privilegiando la filiera corta e valorizzando ingredienti ricercati che omaggiano il territorio, nonché aprendosi al contempo a stimolanti influenze internazionali (ne è un esempio il maialino di razza iberica, proveniente però da allevamenti di prossimità). Il tutto in un ambiente accogliente e vivace. Il servizio, infatti, coniuga professionalità e cordialità, contribuendo a creare una sala giovane e disinvolta dove l'interazione con gli ospiti è considerata parte fondamentale dell'esperienza.

A guidare la brigata di cucina, lo chef Stefano Vio, interprete di una visione attuale e capace di cogliere appieno il mood dell’insegna. Con l'anima da giramondo, Vio viaggia per quattro anni a bordo di uno yacht nel Mediterraneo, poi seguono tappe a Londra e in America e infine approda in Australia e Nuova Zelanda. È qui che la sua passione per la cucina si consolida e matura la volontà di farne una professione. Fra i trascorsi di rilievo, un noto ristorante fusion ad Auckland -contesto in cui l'incontro con ingredienti, tecniche e visioni gastronomiche differenti lo segna profondamente- e i traguardi allo Zanze XVI, che lo porta ad ottenere la stella con la Guida Michelin 2022. Così oggi il suo menu, improntato alla condivisione e alla convivialità, si articola in tre sezioni distintive – "I Classici", "Dal mondo" e "Dalla Brace" – con un'attenzione primaria alla valorizzazione dei prodotti locali. Il fine settimana, inoltre, si può optare per il brunch. Qualche spoiler dalla carta principale? Sul fronte brace, Spiedo di Maialino alla diavola con un'intensa harissa di nocciole, Cuore di costata e Filetto al pepe verde. Tra i classici è invece già un must Baccalà e fagioli, felice matrimonio fra polenta e baccalà e pasta e fagioli: un vero tributo alla regione.



La carta dei vini si distingue per la sua schiettezza e accessibilità, con un occhio di riguardo verso i produttori del territorio e le espressioni del mondo del naturale. Di pari passo, la proposta di mixology si svela accattivante, affiancando cocktail classici a creazioni contemporanee di sicuro appeal. L'anima dei drink affonda le sue radici in un'accurata esplorazione, laddove approfondito studio durato sei mesi ha preceduto il debutto del locale, sfociando in un parterre di 350 referenze.

Il Caffè Nazionale: un cuore pulsante che torna a battere per Arzignano
L'origine di questa rinascita risiede nella decisione dell'Amministrazione comunale di dare nuovo valore a un edificio di profonda importanza storica per i cittadini. A raccogliere questa sfida e a condurre l'imponente opera di recupero è stata la società MAM SRL, un'alleanza di tre figure di spicco del territorio: l'imprenditore Marco Mettifogo, Andrea Poli, mente creativa del Gustificio di Carmignano di Brenta, e l'architetto Marcello Galiotto.

Fortemente legati alla loro terra e animati dal desiderio di restituire alla piazza di Arzignano un suo simbolo distintivo, i tre soci hanno immaginato un progetto che trascende il mero ripristino edilizio, trasformandosi in una concreta azione di rigenerazione urbana e sociale.

Il risultato di questa sinergia è uno spazio rinnovato che celebra la continuità tra l'anima esterna e quella interna dell'edificio, instaurando un dialogo armonioso tra le preesistenze storiche e un'espressione architettonica attuale. I principi fondamentali che hanno ispirato l'intervento sono stati il ritorno all'essenziale, la genuinità dei materiali e la purezza degli elementi costruttivi. Questo approccio ha permesso di instaurare un fecondo dialogo tra un passato ricco di significato e un futuro proiettato verso l'innovazione.

Con la sua riapertura, il Caffè Nazionale non è solo un locale che torna a vivere, ma un autentico punto di riferimento per l'intera comunità di Arzignano: un cuore pulsante che riprende a battere nel centro della città.