Inizia cucinando per gli amici del college e fa successo con un format da un solo tavolo nel suo appartamento: oggi Nicolai Mlodinow si appresta a inaugurare Class Act, nuovo locale molto atteso in America.
Il locale
La storia di Class Act, il promettente ristorante di alta cucina che si prepara a fare il suo debutto quest'estate a Bucktown, ha radici sorprendentemente "umili". Tutto, infatti, è iniziato tra le mura del dormitorio di San Diego State University, dove lo chef Nicolai Mlodinow deliziava un gruppetto di studenti con cene che esulavano dalla monotonia della mensa universitaria. Le sue creazioni riscuotevano un discreto successo: cucinava bene, e la voce si sparse. Di lì a poco -racconta Eater, che ne ha ripercorso qui la storia- l'esperienza culinaria di Mlodinow si estese dunque al centro Hillel del campus, dove organizzava eventi di vario genere a tema food. Non male per un ex bambino col sogno di preparare manicaretti casalinghi.


Così, dopo la laurea in psicologia, Mlodinow intraprese una carriera nel marketing, ma l'insoddisfazione per l'incarico lo spinse a trasferirsi a Chicago nel 2019. Qui ha poi continuato a proporre cene da quattro o cinque portate ospitando direttamente i clienti nel suo appartamento – un piccolo ambiente di 37 metri quadrati – battezzando la sua attività 'Class Act'. Piatti come la zuppa di matzah con uovo sbattuto miravano a ricreare quel senso di conforto a lui caro. Riuniva circa dieci persone attorno a un tavolo comune, con l'intento di creare una 'festosa cena conviviale'. La location è cambiata diverse volte, toccando quartieri come River North e West Loop, guadagnando un seguito di appassionati di alta cucina e permettendo a Mlodinow di stringere importanti contatti nel settore.


La sua proposta, divenuta popolarissima, viene solitamente descritta come un'esplorazione di sapori globali; lo dimostrano i fiori di zucca arricchiti da nove diversi microgreens e mousse di Parmigiano. Con l'apertura di un nuovo ristorante quest'estate, lo chef intende mantenere segreto l'indirizzo fino alla prenotazione, creando un'aura di esclusività attorno all'insegna. Sappiamo, per ora, che l'esperienza includerà anche un bar in stile speakeasy, aperto al pubblico e la cui posizione – lungo Damen Avenue – sarà invece svelata nel dettaglio a breve. Class Act debutterà con un menu degustazione di ben 13 portate, con un costo di 200 dollari (circa 180 euro) a persona per i 16 fortunati che troveranno posto attorno all'unico tavolo disponibile. Un prezzo che potrebbe suscitare qualche perplessità e già sta facendo parlare di sé. D'altra parte Mlodinow, oggi ventinovenne, ritiene che le critiche siano legittime, soprattutto se provenienti da chef esperti: 'Penso che i giovani chef non dovrebbero prenderle come un insulto, ma come una sfida'.

Cresciuto tra Pasadena, in California, e New York, ma nato a Los Angeles, il giovane ha sempre tratto ispirazione dal percorso di Charlie Trotte, che aprì il suo storico ristorante a Lincoln Park a soli 27 anni. Circa due anni fa è approdato al Temporis, all'epoca ristorante stellato Michelin a West Town. Lì ha avuto l'opportunità di formarsi con lo chef Troy Jorge dell'Acanto, figura che si sta guadagnando la reputazione di mentore di grande valore. Oggi Mlodinow desidera fortemente che i clienti del Class Act socializzino fra loro pur non conoscendosi e continua a proporre un format inusuale, che però riscuote consensi. La differenza? Ha una cucina più grande rispetto al college: ne vedremo delle belle!