Chef

Julie Hyde: “Rinchiudersi in cucina non rende più creativi: uno chef deve godersi la vita”

di:
Elisa Erriu
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copertina julie Hyde

“La lezione più importante, e su cui continuo a lavorare, è trovare il giusto equilibrio. Il mondo della ristorazione può assorbire ogni attimo, ma per esprimere al meglio la creatività, ho bisogno di attingere da altre fonti di ispirazione”.

Foto di copertina: @Jason Lowrie -BFA

La chef

A Toronto, tra l’energia vibrante della metropoli e la passione per il buon cibo, Restaurant 20 Victoria si distingue per la sua capacità di reinterpretare i sapori del territorio, grazie alla guida della giovane e dinamica chef Julie Hyde. La chef, che ha recentemente conquistato una stella Michelin, dirige un piccolo team che celebra i prodotti locali e il pesce in modo originale, tanto che il personale di sala ha ricevuto anche il Toronto Service Award. Quando le viene chiesto cosa l'abbia spinta a diventare cuoca, Julie Hyde ricorda le serate in famiglia: «Non so se c'era una singola fonte d'ispirazione, ma i miei genitori organizzavano sempre tante cene, e il cibo e l'ospitalità erano motivo di gioia in casa. Inoltre, da bambina amavo guardare Emeril Lagasse in TV». Questa la sua risposta al magazine della Guida Michelin. Tali esperienze, insieme agli incontri e alle collaborazioni maturate lungo il percorso, hanno contribuito a formare una carriera ricca e variegata, in cui ogni esperienza ha lasciato il suo segno, sia sul piano tecnico che personale.

restaurant 20 victoria Virginie Gosselin Service
@Virginie Gosselin

Per Julie, la chiave del successo in cucina non risiede solo nella maestria tecnica, ma soprattutto nell'equilibrio di vita. «La lezione più importante, e su cui continuo a lavorare, è trovare il giusto equilibrio. Il mondo della ristorazione può assorbire ogni attimo, ma per esprimere al meglio la creatività, ho bisogno di attingere da altre fonti di ispirazione», spiega la chef. Questo approccio le permette di arricchire i suoi menù e mantenere sempre alta la qualità dei piatti. Non ha avuto un mentore specifico, ma ha avuto la fortuna di lavorare con chef e proprietari che le hanno sempre offerto supporto, persino dopo aver interrotto il rapporto lavorativo. Tra i suoi modelli spiccano chef come José Andrés e tutte le persone impegnate nel World Central Kitchen, figure che incarnano l’essenza del cibo come forma d’arte e impegno sociale.

20 victoria restaurant
 
20Victoria 2024 02
 

Per le giovani aspiranti chef, Julie consiglia di non farsi scoraggiare dai pregiudizi sul fatto di essere una donna nel settore. «Essere una “donna in questo campo” sarà sempre oggetto di discussione, e può essere frustrante, ma non lasciate che questo vi faccia dubitare del vostro duro lavoro e del vostro talento». Un invito a credere in se stesse, indipendentemente da ciò che altri potrebbero dire. Oggi, la fonte più grande di ispirazione per i piatti di Julie è il team di Restaurant 20 Victoria, unito alle relazioni consolidate con i fornitori locali. «Cerchiamo di includere elementi che entusiasmano la brigata o che sono al centro dell'interesse del momento. Questo mantiene alta la motivazione e mi spinge a imparare continuamente», racconta la chef. E se non fosse stata cuoca, avrebbe scelto una carriera come contabile, dove le cose o funzionano o non funzionano, spiegando così il suo amore per l'ordine e la precisione.

restaurant 20 victoria
 

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