Dai programmi televisivi in cui insegna la lingua italiana ai tutorial di carbonara con pancetta piacentina, fino ai progetti dedicati alla coltivazione del riso. Chi è e cosa fa Girolamo Panzetta, star in Giappone.
La notizia
Cosa può fare un italiano a Tokyo? Molto più di quanto si immagini. Girolamo Panzetta, noto nel Paese del Sol Levante come “Jiro”, incarna tutto ciò che si potrebbe desiderare in un ambasciatore della cultura italiana: fascino, versatilità e una spiccata capacità di adattarsi. Dal linguaggio della cucina alle terre dei samurai, la sua storia è un mosaico di imprese che si intrecciano con le tradizioni e l'identità culturale.
Originario di Avellino e cresciuto a Napoli, Panzetta arriva in Giappone negli anni ‘80 con l’intenzione di scrivere una tesi sull’architettura locale. Quell’iniziale curiosità accademica si trasforma presto in una carriera trentennale sui principali canali televisivi giapponesi. Da insegnante di italiano per NHK con il programma Itariagokaiwa a icona della moda maschile sulla rivista LEÒN, Panzetta ha saputo reinventarsi costantemente, senza mai dimenticare le sue radici.
Un pezzo importante del successo di Panzetta è legato alla cucina. Il suo programma Girolamo’s Kitchen è un omaggio alle eccellenze italiane, dai salumi emiliani alla carbonara. Quest’ultima, in particolare, rappresenta un simbolo della sua missione: raccontare il Bel Paese attraverso un linguaggio semplice e autentico. L’episodio in cui mostra l’esecuzione della carbonara è un tripudio di tradizione e orgoglio, arricchito dalla partecipazione di un produttore che spiega la lavorazione della sua pancetta piacentina DOP, utilizzata per realizzare il condimento. Con uno stile narrativo che mescola romanticismo e rigore, Panzetta descrive i sapori italiani in un giapponese impeccabile. La sua frase “Buon appetito!”, unica concessione alla lingua italiana, ha conquistato il pubblico nipponico.
Oltre alla cucina e alla moda, Panzetta ha avviato un progetto di agricoltura sostenibile che unisce tecnologia e tradizione, come raccontato qualche tempo fa da Universinet. Nelle terre di Aizu-Wakamatsu, un luogo intriso di storia samurai, “Jiro” coltiva riso biologico con il marchio “Fukunowarai”. L’innovativo robot “Aigamo”, ispirato a una tecnica secolare che prevedeva l’uso di anatre per eliminare le erbacce, è il cuore di questo progetto. Il robot galleggia autonomamente nelle risaie, riducendo l’uso di pesticidi e mantenendo intatta la biodiversità. Ma il suo impegno va oltre la sostenibilità ambientale: Panzetta ha creato una comunità che accoglie giovani orfani, offrendo loro una casa e la possibilità di lavorare nei campi. In un Giappone dove molte zone rurali stanno vivendo un progressivo spopolamento, questo progetto rappresenta una rinascita per le comunità locali.
Girolamo Panzetta non è solo una celebrità, ma un innovatore che dimostra come le radici italiane possano essere un veicolo per il progresso. Dalla cucina alla moda, dall’agricoltura sostenibile al supporto sociale, “Jiro” rappresenta l’unione tra tradizione e futuro. In un’epoca in cui il lusso si misura nella qualità della vita e nel rispetto per l’ambiente, la storia di Panzetta ci insegna che le barriere culturali possono essere superate con creatività, passione e impegno. Per il pubblico giapponese, lui non è solo “l’italiano più famoso”, ma un simbolo di come le differenze possano arricchire entrambi i mondi.