Con un nome che è diventato sinonimo di innovazione gastronomica, Grant Achatz ha ridefinito il concetto di alta cucina. Il suo ristorante Alinea, premiato con Tre Stelle MICHELIN, rappresenta l'apice della creatività e dell'eleganza culinaria, regalando agli ospiti esperienze multisensoriali uniche. Ma Achatz non si è fermato qui: con altri locali iconici come Next (Una Stella MICHELIN), The Aviary, The Office e St. Clair Supper Club, ha trasformato Chicago in una delle capitali mondiali della gastronomia. Ristoranti come questi sono stati persino citati nella popolare serie The Bear, testimoniando il loro impatto culturale.
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La critica ai giovani chef: “Tornate a studiare”
Achatz non usa mezzi termini quando parla della nuova generazione di chef. “Viviamo in un mondo di gratificazioni istantanee”, afferma, sottolineando come molti giovani si affidino a piattaforme come TikTok, trascurando la necessità di una solida formazione storica. “Molti non conoscono i classici come il libro di Charlie Trotter, quello di Michel Bras o il primo di The French Laundry. Non si può costruire nulla senza una base solida”. Il suo consiglio è chiaro: pazienza e studio. Solo attraverso una conoscenza profonda della cucina classica e delle sue radici è possibile innovare e creare qualcosa di veramente significativo. “Se continuiamo a ignorare la storia, rischiamo di perdere tutto”, avverte.
I ristoranti preferiti di Grant Achatz a Chicago
Nonostante sia un innovatore, Achatz ha una passione per alcuni luoghi che combinano tradizione e qualità. Tra i suoi ristoranti preferiti spicca Smyth, guidato da John Shields, che descrive come unico nel suo genere, con influenze che richiamano il celebre Noma. Tuttavia, non mancano scelte più sorprendenti, come Gibsons, un'istituzione per i pranzi di lavoro a Chicago. “Il cibo è ottimo, l’atmosfera è perfetta. Mi sono davvero divertito”, racconta. Tra i locali più nascosti consiglia Boka, che secondo lui meriterebbe Due Stelle MICHELIN, John’s Food and Wine e Feld, un gioiello emergente che non ha paura di seguire una filosofia originale.
Creatività e tradizione: le sue scelte culinarie
Quando si parla di menu innovativi, Achatz cita non solo i grandi nomi come Smyth ed Ever, ma anche Kasama e Indienne. Kasama, ad esempio, offre un’esperienza unica: panetteria di giorno e ristorante di alta cucina di notte. “Farlo nel contesto della cucina filippina è davvero impressionante”, afferma. Per un pasto classico di Chicago, invece, consiglia luoghi storici come Gene & Georgetti e Wieners Circle, celebre per il suo char dog che definisce “lo spirito di Chicago”. E per le grandi celebrazioni? La sua risposta è netta: Ever, con il suo ambiente raffinato e un servizio che rende ogni momento speciale.
Comfort food e dolci: le sue tentazioni
Anche un maestro dell’alta cucina come Achatz ha un debole per il cibo comfort. Tra i suoi preferiti c'è Brown Bag Seafood, noto per il suo fish and chips croccante, persino con la consegna a domicilio. Quando si tratta di dolci, invece, la scelta ricade su Mindy’s Bakery. “Conosco Mindy dal 2001. Ho un debole per i dolci, ed è una delle mie tentazioni preferite”, confessa.
Chicago: una città che accoglie l’innovazione
Achatz ha un legame profondo con Chicago, una città che, secondo lui, “nel 2001 era l’unica a poter accogliere uno stile di cucina progressista e modernista”. La sua ammirazione si estende anche all’arte e alla storia, come dimostra il suo amore per l’Art Institute e la sua collezione medievale. Negli ultimi anni, Chicago ha visto un cambiamento significativo nella scena culinaria, con giovani chef che hanno portato cucine come quella filippina, indiana e cinese a livelli più alti. Achatz crede che questa evoluzione abbia reso la città una meta gastronomica di rilievo, capace di attrarre turismo e investimenti.
Il sogno di Achatz per il futuro
Dopo aver rivoluzionato la cucina e formato una generazione di talenti, il sogno di Achatz guarda al futuro. La sua priorità è garantire la crescita personale e professionale per il suo team. Nei prossimi vent’anni, aspira a essere una figura centrale nel settore, come Thomas Keller, continuando a innovare con concetti originali e stimolanti. Ma c'è anche un desiderio più intimo: cenare con l'intero team di Alinea. “Sarebbe fantastico vedere 80 persone che lavorano ogni giorno sedute insieme a godersi la serata”, conclude. Un sogno che racchiude l'essenza di Achatz: visione, passione e gratitudine.