Martín Berasategui, 64 anni, è uno dei più grandi cuochi spagnoli e internazionali, con 11 stelle Michelin che lo rendono lo chef spagnolo più premiato e il terzo al mondo. La sua carriera è il risultato di un'incredibile passione, determinazione e visione che l'hanno portato a diventare una delle icone della cucina basca e mondiale. Dopo oltre cinque decenni di lavoro, Berasategui può vantare un percorso che ha contribuito a cambiare il panorama gastronomico spagnolo, con la sua firma riconosciuta in tutto il mondo.
Lo chef
Il riscatto del ristorante di famiglia
Nel 1983, a soli 23 anni, Berasategui subentrò al Bodegón Alejandro, il ristorante di famiglia. Nonostante fosse una struttura tradizionale con poche risorse per svilupparsi nella cucina stellata, il giovane chef aveva il sogno di trasformarlo in un ristorante che potesse davvero fare la differenza. Il problema, però, era il denaro. Per ristrutturare il locale e portare avanti il progetto, Berasategui aveva bisogno di un prestito, ma le banche gli negarono il credito senza l’avallo dei genitori. Deciso a non coinvolgerli, si trovò di fronte a un ostacolo apparentemente insormontabile. Tuttavia, un pastore che riforniva la sua famiglia di verdure e latte di pecora, sentendo il suo sfogo, si offrì di garantire il prestito. “Mi ha preso per mano e mi ha portato in banca, ordinando al direttore di darmi tutto ciò che mi serviva", ha raccontato Berasategui a InfoBae. Questo gesto disinteressato cambiò il destino del ristorante, che nel 1986 ricevette la sua prima stella Michelin.
L'espansione del successo: tre stelle e oltre
Nel 1993, Berasategui aprì il suo primo ristorante con il suo nome, a Lasarte-Oria, insieme a sua moglie Oneka Arregui, che si occupava della sala. Il ristorante ottenne rapidamente il riconoscimento che meritava, ottenendo tre stelle Michelin: la prima a soli sei mesi dall’apertura, la seconda nel 1996 e la terza nel 2001. Questo successo segnò l'inizio di un lungo percorso che avrebbe portato lo chef a espandersi in altre città, come Barcellona, dove nel 2006 aprì il ristorante Lasarte, che ricevette la prima stella nel 2007, la seconda nel 2010 e la terza nel 2017.
Una carriera che non si ferma a due ristoranti
La carriera di Berasategui non si limita ai suoi ristoranti a tre stelle. Con 12 ristoranti in totale, cinque dei quali nella Guida Michelin, Berasategui ha costruito un impero gastronomico che va oltre la cucina stellata. I suoi ristoranti includono il già citato Martín Berasategui di Lasarte-Oria, Lasarte di Barcellona, MB al Ritz-Carlton Abama a Tenerife, Oria e Ola Martín Berasategui a Barcellona e Bilbao, e Etxeko Ibiza. Complessivamente, questi locali totalizzano ben 11 stelle Michelin. Fino a pochi mesi fa, il numero di stelle Michelin era 12, ma Berasategui ha deciso di interrompere la collaborazione con il Club Allard, ristorante che ha guidato fino a giugno 2024, a causa di "problemi economici" non legati alla sua gestione.
Premi, riconoscimenti e impatto culturale
Ma il successo di Berasategui non si misura solo attraverso i premi. Lo chef è anche una figura di grande impatto mediatico, noto al grande pubblico per la sua partecipazione a programmi televisivi che lo hanno reso un volto familiare nelle case spagnole. Berasategui ha contribuito a rendere la cucina di alta qualità più accessibile e comprensibile, promuovendo anche piatti semplici e sani. La sua celebre espressione "garrote", utilizzata per descrivere la sua forza e determinazione in cucina, è stata addirittura inserita nel Dizionario Storico della Real Academia Española, un ulteriore segno dell'influenza culturale che ha avuto nel mondo gastronomico.
La perseveranza come chiave del successo
La storia di Martín Berasategui è un esempio di come la perseveranza, l’impegno e la capacità di affrontare le difficoltà possano portare al successo. Inizialmente senza soldi, ma con una grande passione per la cucina, Berasategui ha saputo superare gli ostacoli e trasformare le sue difficoltà in occasioni di crescita. Oggi, lo chef continua a ispirare giovani cuochi e appassionati di cucina, non solo per la sua maestria culinaria, ma anche per la sua capacità di affrontare la vita con resilienza e ottimismo. Un messaggio importante per tutti coloro che desiderano fare della propria passione un successo.