Non per fare la carbonara, sia chiaro, ma la friggitrice ad aria può essere utilizzata in tante altre ricette -vedi lasagne, cannelloni e parmigiana. L’opinione dello chef televisivo.
Foto di copertina: @Haarala Hamilton
La notizia
Quando si parla di cucina italiana, immaginate ricette tramandate con amore da generazioni, spesso circondate dall’aroma delle cucine delle nonne. Eppure, lo chef Gino D’Acampo è pronto a portare questa tradizione in un territorio che potremmo definire “inaspettato”: il cassetto bollente di una air fryer. Convinto sostenitore di questo gadget culinario, D’Acampo non si limita ad averne tre a casa, ma ha anche creato una linea di air fryer a suo nome e persino un intero libro di ricette dedicate. Con il consueto entusiasmo, afferma ai microfoni dell'Independent: “Il forno tradizionale dovrebbe preoccuparsi. Forse non nei prossimi quattro o cinque anni, ma tra dieci…”.
La sua motivazione? Praticità e sostenibilità. “Risparmia spazio, energia e tempo”, sottolinea, aggiungendo che un'air fryer è facilmente trasportabile, perfetta per campeggi o serate in giardino. E sulla somiglianza con il forno classico, lo chef è lapidario: “Alla fine, fanno al 99% le stesse cose. L’air fryer è semplicemente un forno più piccolo e portatile”. Non tutte le ricette italiane, tuttavia, possono adattarsi a questo moderno strumento. “Solo il 50% delle preparazioni italiane funziona con un'air fryer”, confessa D’Acampo, che non perde occasione per sottolineare l’importanza della tecnica. “Non puoi fare una carbonara in una air fryer, sarebbe assurdo!”, scherza, evidenziando che nulla può sostituire la pasta cotta in acqua salata “come il mare”.
Ma per piatti come lasagne, parmigiana di melanzane, polenta croccante o persino budino di panettone, l’air fryer può essere un alleato insostituibile. D’Acampo lega il suo entusiasmo per questo strumento anche a ricordi personali: “Mia mamma Alba avrebbe adorato l’air fryer. Vivendo da sola negli ultimi anni della sua vita, si lamentava spesso dei consumi del forno e del tempo necessario per pulirlo. Questo gadget sarebbe stato perfetto per lei”.
Dietro al nuovo libro, Gino’s Air Fryer Cookbook: Italian Classics Made Easy, si cela però una sfida non da poco: la famiglia D’Acampo. “Scrivere con loro intorno è stato un incubo. Ognuno è un critico”, ride Gino, raccontando delle discussioni animate su ogni piatto. “Un giorno ho fatto una torta alla ricotta e cioccolato con un tocco di amaretto. Secondo me era perfetta, ma loro avevano da ridire su tutto: troppo amaro, troppa ricotta, troppo poco zucchero”.Nonostante ciò, il risultato è un libro pensato per semplificare la cucina italiana, rendendola accessibile e meno intimidatoria per tutti, anche per chi non ha il tempo di stare ore ai fornelli.
L’amore di D’Acampo per il cibo si intreccia con un crescente impegno verso la sostenibilità. Nella sua nuova serie con Fred Sirieix, Emission Impossible, esplora temi ambientali in un viaggio tra Croazia e Austria, affrontandoli con leggerezza e umorismo: “Non siamo David Attenborough, ma facciamo del nostro meglio alla nostra maniera”. Che si tratti di educare il pubblico sull’importanza della cucina fatta con amore o di ricordare che un piatto di pasta mangiato seduti a tavola è più di una semplice cena, D’Acampo continua a ispirare. E mentre l’air fryer si ritaglia il suo spazio nelle cucine di tutto il mondo, il messaggio di Gino resta chiaro: innovare senza mai dimenticare le radici.