Un collettivo stellato che rifiuta le formalità e invita i suoi ospiti a liberarsi da ogni sovrastruttura: i ragazzi di Trattoria Contemporanea dimostrano come un team di under 30 dalle valide idee possa coinvolgere ampie fasce di pubblico. Non solo attraverso il cibo.
Nel cuore di Fabbrica campus, uno spazio creativo d’avanguardia situato a Lomazzo, tra Milano e il lago di Como, Trattoria contemporanea si presenta come una realtà innovativa, che celebra la modernità in un progetto collettivo. Questo ristorante, premiato con la stella Michelin, è nato grazie all'iniziativa di Milva Bernasconi, Luca Bernasconi, Stefano Giusto e Luca Di Pierro, con l’obiettivo di creare un’esperienza gastronomica basata su un principio semplice, ma rivoluzionario: la condivisione. Un concetto che ridefinisce l’idea tradizionale di leadership in cucina, ponendo al centro della scena il valore del gruppo e della pluralità.
FABBRICA CAMPUS: UN HUB CREATIVO DOVE NASCONO LE IDEE
Il progetto Fabbrica campus rappresenta la perfetta fusione tra memoria storica e innovazione contemporanea. Nato dalla riqualificazione di un ex cotonificio di fine Ottocento, questo spazio è oggi un polo creativo che ospita professionisti di diversi settori, creativi, designer e chef. "La particolarità di Fabbrica è proprio la sua versatilità e apertura verso discipline differenti. Qui l’ambiente è unico, ti permette di vedere persone che lavorano su progetti diversi ogni giorno. Questo ci stimola a crescere e ad aprirci a nuove idee" spiega Andrea Noto, chef di Trattoria contemporanea insieme a Elena Orizio, Davide Marzullo e Christian Malatacca.
La sinergia tra creatività e artigianalità è evidente in ogni angolo, dove spazi come Trattoria contemporanea riescono a connettere persone provenienti da contesti diversi. Grazie a questo ambiente unico, anche il team del ristorante ha potuto sviluppare un approccio collaborativo e fuori dagli schemi, in cui il confine tra cliente e chef si dissolve per lasciare spazio a una nuova esperienza che nasce da una forte sinergia che si riflette in ogni dettagli del servizio e della proposta culinaria.
UN “COLLETTIVO” DI TALENTI
Trattoria contemporanea si distingue nettamente per l’assenza della classica centralità dello chef. In questo ristorante, l’esperienza è il frutto di un vero lavoro collettivo, in cui il contributo di ogni singolo membro è fondamentale. “Alcuni di noi si conoscono dai tempi delle superiori. Ci chiamiamo per nome, senza titoli” spiega Andrea Noto. Questo approccio ha costruito una gestione condivisa e improntata al rispetto reciproco, che consente alla squadra di lavorare in perfetta armonia.
“Quando si varca la soglia di Trattoria, ci si spoglia di ogni formalità” racconta Mattia Piotto, maître e responsabile di sala, “per godersi appieno l’esperienza di un servizio fatto di sorrisi e di complicità tra sala e cucina.” La cucina aperta permette agli ospiti di osservare il team all’opera, apprezzando l’intesa che si è creata tra i membri del collettivo. “Vedono la serenità che abbiamo durante il servizio, e questo fa capire fin da subito il nostro approccio” prosegue Piotto.
UN MENÙ PENSATO PER SORPRENDERE
L’esperienza culinaria inizia con un Benvenuto degli Chef, seguito da pane di lievito madre, servito con il Burro d'Isigny e l’olio extravergine "Oro Colato". Questa armonia di sapori autentici introduce un percorso gastronomico intenso e innovativo. Si parte con l’Insalata Russa di Cavolfiore fritto e sottaceto, aioli e polvere di cappero, reinterpretata con cavolfiore croccante e un tocco acidulo, abbinata dal sommelier Alessandro Scarsi al vino naturale N°3 2019 - VNA, che ne bilancia la ricchezza. La Seppia marinata in senape e miele, con olio all’Nduja, salsa beurre blanc e panino al nero di seppia, è esaltata dal Saké Kizan, che ne arricchisce i sapori con note delicate e aromatiche.
Segue il sorprendente Cervello di Vitello panato nei Kellogg's con maionese al cavolo rosso, lampone e sedano rapa, completato dalla Birra Asteroid 56013, che valorizza alla perfezione i sapori decisi del piatto. Il Risotto Carnaroli, con latte di capra, polvere di cappero, liquirizia e riduzione di soia, trova un abbinamento audace nel Campari shakerato al cioccolato e caffè, che ne intensifica le sfumature aromatiche.
Il percorso prosegue con una Terrina di Verza e Ragù di Anacardi, abbinata al Preja 2021 di Enrico Druetto, un vino che esalta i sapori vegetali della portata. Il Cavolo Cinese alla Brace con salsa kimchi, burro d’arachidi e olio al cipollotto gioca su sapori contrastanti, completati dal fresco N°8 2020 - VNA.
Il Cuore di Vitello alla Brace, servito con fondo allo scalogno, shichimi, diamante di capra e maionese allo scalogno, si abbina alla perfezione con la complessità del caffè Chemex, Miscela Brasile, che aggiunge una profondità raffinata.
Il percorso si chiude con il Ciuccio di Trattoria, un sorbetto all’uva fragola e burro di cacao, seguito dalla Pavlova con meringa francese, composta di fichi e pepe rosa, accompagnata da un Rum Sour al pepe rosa che esalta la pavlova con una nota speziata. Infine, un Maritozzo conclude l’esperienza con un ultimo tocco di dolcezza.
“EAT: STOP TALKING, GET NAKED”
Trattoria contemporanea non si ferma al semplice racconto dei piatti, ma fa un passo in più e lancia “EAT. Stop Talking, Get Naked”, una campagna audace che si propone di sovvertire le convenzioni e restituire autenticità all’esperienza gastronomica, liberandola dai filtri dell’apparenza. Questo messaggio è un invito a riscoprire il piacere del cibo come atto intimo e primordiale, un ritorno alla vera essenza del gustare e condividere senza sovrastrutture. Il claim non è un semplice slogan, ma un manifesto per una cucina vissuta con genuina intensità: invita a interrompere la narrazione e a “spogliarsi” delle convenzioni, per vivere il pasto in una dimensione nuova, più intima e libera.
Il progetto, ideato dal team di Zero Design Studio con la guida di Luca Di Pierro, co-founder di Fabbrica campus e direttore creativo di Trattoria contemporanea, è un invito rivolto ai clienti a riscoprire l’essenza del cibo senza distrazioni. In un’epoca di connessione costante, dove il piatto è spesso ridotto a oggetto di fotografia e condivisione, questa campagna vuole proporre un’alternativa. “L’idea è di mettersi a nudo e lasciarsi andare all’esperienza abbandonando la sovrastruttura del fine dining e del gourmet" dichiara Di Pierro. "EAT" è l'invito a fermarsi e assaporare davvero ogni assaggio, a vivere un’esperienza culinaria non solo come fruizione di sapori, ma come scambio autentico di emozioni e storie. Ogni piatto è pensato per diventare un “messaggio commestibile”, in cui si intrecciano frammenti di vita, aneddoti e tradizioni trasmessi dal cuoco ai commensali, i quali, seduti dall’altra parte del tavolo, non sono più semplici spettatori, ma viaggiatori attivi in un percorso sensoriale ed emotivo.
La risposta alla campagna è stata sorprendente: oltre 200 persone hanno risposto all’appello per far parte del progetto e di queste ne sono state selezionate 20 per vivere un percorso unico in cui hanno accettato di vivere la propria nudità a tavola, gustando i piatti del nuovo menù di Trattoria. Un momento che è stato immortalato in un video e in una serie di scatti che hanno dato vita ad una mostra fotografica esposta a Fabbrica campus. "Abbiamo scelto corpi di una bellezza non standardizzata, anche molto diversi tra loro. È stata una dimostrazione di apertura e maturità anche da parte dei nostri clienti che hanno deciso di partecipare e che hanno apprezzato nel profondo questa esperienza: un inno alla bellezza in tutte le sue forme” spiega Di Pierro.
“EAT. Stop talking, get naked” è solo il primo atto di un progetto comunicativo più ampio, che punta a cambiare il linguaggio della ristorazione e a spostare l’attenzione dal singolo chef al concetto di collettivo. A differenza della narrazione comune, che vede lo chef come protagonista assoluto, Trattoria contemporanea valorizza ogni figura del team come parte integrante di un percorso condiviso. Qui il piatto non è solo una creazione, ma un’esperienza emotiva e stagionale che riflette le sensazioni e le storie di chi lavora nella cucina. La campagna, spiega Di Pierro, è l’emblema di questa filosofia: non mostra semplicemente il piatto, ma racconta l’autenticità della cucina anche attraverso il progetto “Made in Trattoria” e messaggi forti come “EAT”, che incarnano l’invito a vivere il cibo nella sua pienezza, senza compromessi.
VERSO NUOVI ORIZZONTI: I PROGETTI FUTURI
Con uno sguardo verso il futuro, i fondatori di Trattoria contemporanea stanno lavorando per ampliare il concetto di ristorazione inclusiva e interattiva. L’obiettivo è quello di creare una cucina a vista all’interno della Fabbrica, dove gli ospiti potranno interagire direttamente con i cuochi e condividere l’esperienza in maniera più coinvolgente. “È un’idea che nasce dal nostro desiderio di condividere la nostra passione e di creare sempre nuove connessioni con il nostro pubblico,” afferma Andrea Noto. Trattoria contemporanea rappresenta oggi molto più di un ristorante stellato. Grazie all’influenza di Fabbrica campus e alla sua filosofia collettiva, questo spazio gastronomico si è trasformato in un punto di incontro per chi desidera riscoprire il cibo in tutta la sua autenticità. Attraverso la campagna EAT e l’approccio senza formalismi, questo progetto ha dato vita a un movimento che unisce persone, esperienze e creatività, rompendo le convenzioni e celebrando la bellezza del momento presente.
Contatti
Trattoria contemporanea
c/o Fabbrica campus
Via del Ronco 10,
22074 – Lomazzo (CO)
Telefono +39 02 80896040
Email info@trattoriacontemporanea.it
@trattoriacontemporanea